Il vice premier Luigi Di Maio insieme al capo della Protezione civile Angelo Borrelli sabato e domenica sarà in Sicilia per un sopralluogo nei comuni colpiti dall’alluvione di venerdì scorso e nei comuni danneggiati dal sisma del 6 ottobre. Non solo, il Governo è pronto a sbloccare immediatamente le somme necessarie a mettere in sicurezza i luoghi, dopo una ricognizione e stima dei danni.
E’ quanto emerso nel corso di un incontro a palazzo Chigi, a Roma, tra il vice presidente del Consiglio dei ministri Luigi Di Maio, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, i sindaci dei comuni di Biancavilla, Adrano, Santa Maria Di Licodia, Paternò, il vicesindaco di Ragalna, una delegazione di parlamentari nazionali del M5S, eletti in Sicilia, guidati dal vice presidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri presente insieme ai deputati regionali del M5S Jose Marano e Antonio De Luca.
Per i comuni etnei colpiti dal terremoto che ha reso inagibili edifici pubblici, luoghi di culto, provocato la chiusura di strade e arterie di collegamento, nei giorni scorsi la Regione siciliana aveva chiesto lo stato di emergenza, mentre per i comuni alluvionati si appresta a stanziare 6 milioni di euro.
L’incontro con i sindaci a palazzo Chigi è servito a fare il punto della situazione. Nei giorni scorsi, infatti, gli amministratori dei cinque comuni etnei hanno stilato una relazione, che quantifica i danni, dopo una prima ricognizione con i tecnici della protezione civile.
“A nome della delegazione di parlamentari del M5S – ha detto Cancelleri nel corso dell’incontro – voglio ringraziare Luigi Di Maio e il Governo per aver teso immediatamente una mano ai sindaci siciliani dei comuni colpiti dalla calamità naturale, che per fortuna non ha provocato vittime. Questo approccio segna un cambio di passo e dimostra che i sindaci non sono soli. Siamo pronti a fare squadra e la visita di Luigi Di Maio e del capo della Protezione civile del 27 e 28 ottobre nei territori colpiti dall’alluvione e dal sisma è segno della grande attenzione del Governo per la Sicilia e i siciliani”.
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