Tentato furto

Ruba uno scooter caricandolo in auto, guai per un 43enne catanese

Approfitta del buio della notte per rubare un motociclo caricandolo in macchina, ma viene individuato e denunciato dalla Polizia di Stato per furto aggravato. L’attività di indagine ha preso avvio dalla denuncia presentata dal proprietario dello scooter, che ha raccontato ai poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza “Centrale” di aver parcheggiato il mezzo a due ruote la sera prima nella pubblica via nei pressi di via VI Aprile.

Il ladro beccato grazie alle telecamere di videosorveglianza

Fondamentale è stata l’acquisizione delle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, grazie alle quali è stato possibile accertare che lo scooter era stato rubato da un soggetto che l’aveva caricato su una macchina portandolo via. Le immagini visionate hanno permesso di acquisire la targa dell’auto utilizzata per compiere il furto, risultata priva di assicurazione ed intestata ad una persona deceduta.

La macchina è stata individuata dagli agenti del Commissariato all’interno di un cortile privato. A questo punto è iniziata una attenta attività di osservazione, andata avanti per alcuni giorni, che ha consentito di verificare che l’auto fosse in uso al ladro immortalato dalle telecamere. Successivamente bloccato e condotto negli uffici del Commissariato l’uomo, un 43enne catanese, è stato denunciato in stato di libertà per furto aggravato.

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Oltre alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria, per lui sono scattate anche le sanzioni per le violazioni al Codice della Strada, poiché materiale utilizzatore dell’auto, per un importo complessivo di circa 2000 euro.

Due colpi in poche ore, bancomat presi d’assalto a Scordia e Mirabella Imbaccari

Nella mattina di oggi, poco dopo le 5, la filiale Unicredit di Scordia, in pieno centro, è stata presa di mira da una banda criminale. Utilizzando mezzi rubati e un escavatore, i malviventi hanno scardinato i bancomat dell’istituto di credito, impossessandosi del denaro contante presente all’interno. L’ammontare del bottino è ancora in fase di quantificazione. I Carabinieri stanno indagando sull’accaduto, acquisendo le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire la dinamica del colpo.

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Assalto a Mirabella Imbaccari

Poche ore prima dell’episodio di Scordia, un colpo simile si è verificato a Mirabella Imbaccari. Nel cuore della notte, la Banca Popolare Agricola di Ragusa è stata presa di mira con lo stesso modus operandi. Anche in questo caso, la cassa bancomat è stata distrutta e il denaro sottratto. Gli inquirenti stanno lavorando per accertare se i due episodi siano collegati e se si tratti della stessa banda.

Nei giorni scorsi Vizzini è stata teatro di un audace colpo ai danni di due istituti bancari. I malviventi, agendo con rapidità e precisione, hanno preso di mira le filiali di Unicredit e Banca Agricola Popolare di Ragusa, entrambe situate nella centralissima via Vittorio Emanuele.

La tecnica dell’escavatore

La tecnica utilizzata dai criminali è ormai tristemente nota: un escavatore, presumibilmente trasportato sul luogo del crimine tramite un camion, è stato impiegato per sradicare letteralmente i bancomat dalle rispettive sedi. Dopo aver bloccato l’accesso alla via, i ladri hanno agito indisturbati, portando a termine il loro piano in tempi brevi. L’escavatore, divenuto ormai inutile, è stato abbandonato sul posto.

Le indagini in corso

Sull’accaduto indagano i Carabinieri della Stazione di Vizzini e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia. Gli inquirenti stanno attualmente visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, al fine di identificare i responsabili. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Catania, che effettueranno i rilievi del caso.

Danni e bottino ancora da quantificare

Al momento, l’entità dei danni subiti dalle due banche e l’ammontare del denaro sottratto non sono ancora stati quantificati. Le indagini sono ancora in corso e gli inquirenti stanno verificando ulteriori elementi che potrebbero rivelarsi cruciali per la risoluzione del caso. Alcuni dettagli relativi all’esecuzione del piano potrebbero addirittura risultare paradossali, una volta portati alla luce.

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