I carabinieri di Catania stamane nel capoluogo etneo hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare – una delle quali in carcere – nei confronti di sei persone, due delle quali minorenni, accusate di avere aggredito e ferito alcuni carabinieri nel tentativo di impedire l’arresto di un uomo di 37 anni, Pietro Masci, trovato in possesso di un consistente quantitativo di droga tra cocaina e marijuana, il 26 aprile scorso nel quartiere di San Giovanni Galermo.
Ad aizzre alla rivolta alcuniresidenti delquartiere fu la moglie dell’uomo arrestato che iniziò ad inveire contro i militari davanti ai tre figli della coppia e richiamando l’attenzione degli altri abitanti della zona. La donna si rivolgeva ai carabinieri augurando incidenti mortali e fin lì le sole parole venivano ignorate dai militari.
Ma l’accanimento della donna di lì a poco veniva notato da alcuni degli altri vicini che decidevano di intervenire contro carabinieri e in difesa di Masci. In quella occasione in strada una decina di persone, giunta a bordo di scooter e a piedi, si scagliò in via Pantelleria contro i militari minacciandoli anche di morte. L’auto di servizio venne danneggiata. Un carabiniere riportò una prognosi di 30 giorni per trauma cranico faciale eun altro una prognosi di 10 giorni per trauma toracico.
Per evitare ulteriori problemi i militari dovettero andare via senza identificare tutti gliaggressori ma con l’arrestato. In seguito l’aggressione è stata ricostruita nel dettaglio.
Così in carcere oggi è finito Salvatore Musumeci, di 24 anni. Hanno, invece, l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria la moglie di Masci, Sonia Gangi, di 36 anni, Danilo Gaetano Aurora, di 22 e Liliana Bellia, di 54. Due minorenni, infine, sono stati collocati in comunità di recupero. I sei sono indagati, a vario titolo, per concorso in resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale aggravata, lesioni personali e danneggiamento aggravato.