Scongiurata l’emergenza, almeno per il momento, la questione rifiuti in Sicilia resta un problema irrisolto.

Se da un lato il Governo Nazionale, con il ministero dell’Ambiente ha dato il via libera all’ordinanza predisposta dalla Regione siciliana sulla gestione del sistema rifiuti in Sicilia autorizzando la riapertura delle discariche e il conferimento dei rifiuti, dall’altro sindaci e forze politiche dissentono dalle scelte fatte dal presidente Rosario Crocetta e sono insoddisfatti dalle politiche attuate in materia di rifiuti.

RIFIUTI: COSA PREVEDE IL MINISTERO DELL’AMBIENTE

Sono  Gianfranco Miccichè, commissario di Forza Italia in Sicilia e Marco Falcone, capogruppo azzurro all’Ars a puntare il dito contro Crocetta e a dargli l’aut aut: o risposte immediate o mozione di censura all’assessore regionale all’Ambiente, Vania Contraffatto.

“L’intesa in zona Cesarini tra il governo nazionale e quello regionale lascia sul tappeto tutti i problemi relativi all’emergenza rifiuti in Sicilia – dicono i due esponenti politici – in tre anni e mezzo l’esecutivo Crocetta è rimasto assolutamente inerte e le poche cose che ha fatto hanno comportato solo passi indietro rispetto alla raccolta differenziata e al trattamento virtuoso dei rifiuti. Dall’accordo emerge che entro tre mesi dovrebbe essere cambiato il piano regionale, ed entro i due mesi successivi dovrebbero essere emanati i bandi per le gare dei termovalorizzatori, ma purtroppo siamo molto scettici, in quanto tali incombenze, che dovevano essere attuate già nei mesi scorsi, rimangono soltanto un proposito scritto. Il dipartimento Ambiente di Forza Italia sta procedendo ad una ricognizione di tutte le gravissime criticità dell’Isola e ad inizio luglio, se la situazione rimarrà immutata, presenteremo una mozione di censura nei confronti dell’assessore. La Contrafatto si sbrighi, se è capace, diversamente lasci”.

Da oggi potranno nuovamente essere utilizzate le discariche di Palermo, di Lentini e Tirititì per accogliere i rifiuti provenienti da province diverse. Resta in ballo solo la discarica di Siculiana per motivi diversi.

Negativo anche il commento del Movimento Cinque Stelle (con i deputati regionali Trizzino, Palmeri e Foti, della Camera Mannino e Grillo e del parlamento europeo, Ignazio Corrao): “Crocetta non è riuscito in quattro anni a sviluppare alcun percorso virtuoso nel settore dei rifiuti, l’abuso di ordinanze senza programmazione ci vede obbligati al passaggio autorizzativo col ministero, come previsto dal comma 4 dell’articolo 191, quindi tutto era prevedibile e questa emergenza sembra studiata a tavolino. L’accordo col Ministero è poco meno di un commissariamento ed è l’emblema del fallimento della politica regionale”.

RIFIUTI EMERGENZA RIENTRATA, MA…

Intanto, nel Catanese, dove sorge la discarica Oikos ‘Valanghe d’Inverno’, il sindaco Nino Di Guardo e i Comitati ‘No Discarica’ di Misterbianco e di Motta Sant’anastasia che si battono per la chiusura dell’impianto, hanno sospeso lo sciopero della fame in attesa di essere ricevuti dal presidente Rosario Crocetta.

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