Gli 80 richiedenti asilo destinati ad Aci Castello potranno essere ospitati da famiglie che metteranno a disposizione un proprio alloggio. E’ la controproposta del sindaco castellese Filippo Drago avanzata ad alcuni cittadini, dopo il niet all’accoglienza dello stesso amministratore che a più riprese aveva parlato di “tutela della vocazione turistica di Aci Castello che non ha strutture e mezzi idonei per consentire l’ospitalità di 80 richiedenti asilo”.
Va detto che Drago è passato di recente fra le fila del movimento Noi con Salvini, ma sulla questione è trachant: “Non c’entra ciò che penso io – spiega al telefono –. Da sindaco non ho potuto ignorare la richiesta di alcuni concittadini di accogliere ugualmente questi migranti e, per questo, mi sono fatto portavoce dell’esigenza contattando la Prefettura per conoscere le modalità circa l’alloggio degli stessi all’interno delle famiglie. Esiste una legge ed è dovere del primo cittadino, in questi casi, fare da tramite con le istituzioni governative per consentire a chiunque manifesti la volontà di accogliere i migranti a casa propria, in modo assolutamente gratuito e sotto la propria responsabilità”.
Nei giorni scorsi, quando è venuta fuori questa storia, non sono mancate le polemiche e le critiche al sindaco Drago che oggi, alla luce della sua controproposta ribadisce: “Ritengo demagogica e fuori luogo la polemica innescata da due rappresentanti del M5S e da altri settori della sinistra estrema, che non mancano mai occasione di fare la morale agli altri senza assumersi alcuna responsabilità. Al momento, infatti, nessuno si è fatto avanti per ospitare queste persone”.