Vertice a Palazzo d’Orleans sulla vicenda dell’ospedale di Giarre, chiuso tempo fa e per il quale il presidente Crocetta aveva ipotizzato la possibilità di una riapertura, anticipando anche una rivisitazione del piano “che sia in grado di rispondere a una distribuzione più razionale dei servizi e dei posti letto nel Catanese con una risposta di maggiore prossimità alle esigenze di salute dei cittadini”.
La questione di Giarre e degli altri piccoli ospedali siciliani, è stata oggi oggetto di un incontro nel corso del quale sia il presidente Rosario Crocetta che l’assessore Baldo Gucciardi hanno confermato la volontà di tenere in piedi le strutture dei piccoli ospedali, puntando a farli divenire centri di offerta sanitaria.
“Nel piano sanitario regionale – dice il presidente – la Regione siciliana è l’unica in Italia ad aver introdotto il modello degli ospedali riuniti come elemento di una struttura sanitaria a rete distribuita, evitando inutili duplicazioni dell’offerta. Puntiamo a una sanità di eccellenza, che coinvolgerà Giarre così come gli altri piccoli comuni siciliani”.
Nei giorni scorsi, però, c’era chi aveva allungato dei dubbi sulla questione, bollandola come una strumentalizzazione elettorale visto che anche Giarre è chiamata al rinnovo del Consiglio e dell’amministrazione comunale.
“Siamo rammaricati – dice Crocetta – dei tentativi strumentali di coinvolgere il governo regionale in polemiche locali e persino elettorali. Stiamo definendo la rete dei servizi e sarà compito nostro, insieme ai manager, incontrare i sindaci per concordare con loro un percorso. Ci sembra opportuno attendere i risultati delle elezioni per poter discutere con i rappresentati che saranno legittimamente eletti”.
“Appare inopportuno – aggiunge il presidente – convocare incontri nel corso della campagna elettorale, per non prestarci ad alcuna strumentalizzazione. In ogni caso, resta ferma la volontà di non chiudere Giarre né altri piccoli ospedali”.
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