“Io l’ho detto in passato che secondo me c’è bisogno di discontinuità”. Così il Sottosegretario all’istruzione, Davide Faraone, dopo aver parlato di scuola, ha risposto ai giornalisti a Catania, a margine della Festa nazionale dell’Unita’, che gli chiedevano di commentare l’annuncio di ricandidarsi alle regionali fatto nei giorni scorsi da Rosario Crocetta. “Il Pd – ha proseguito Faraone – lo abbiamo costruito sulle elezioni primarie come strumento di selezione della classe dirigente di questo Paese, di questa regione, delle città. Noi non facciamo passi indietro. Chiunque pensi di potersi spendere per la guida della Regione, delle città, e pensa di avere un progetto o, come Crocetta, che pensa di avere fatto bene, ha il diritto di presentarsi alle elezioni primarie e conseguentemente verificarlo con i cittadini. Se diranno che va bene, ok…”. Sull’ipotesi di una sua candidatura, ha risposto secco e telegrafico: “beh, questo e’ troppo…”.
Il numero uno dei renziani in Sicilia, ha inoltre toccato il tema referendario: “noi abbiamo una nostra posizione sul Referendum che è stato approvato in parlamento. E’ un provvedimento positivo che serve al Paese e che si aspettava da anni. In 30 mesi abbiamo fatto riforme che non si facevano da 30 anni compreso le riforme istituzionali”.
Per Faraone, poi, a precisa domanda, “E’ legittima la posizione di D’Alema che dica no, così come è legittima la posizione di chi comunque dice ‘no’ al Referendum’’. ’
“Noi difendiamo questa azione riformista – ha concluso Faraone – e siamo contenti di avere numeri importanti. La Sicilia è stata in cui si sono raccolte più firme in assoluto sul referendum: 83 mila su 600 mila, sono stati costituiti quasi 400 comitati e c’è una partecipazione ampia e diffusa. Siamo assolutamente ottimisti sul sì al referendum”.
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