“Scendiamo in campo convintamente per il NO al referendum costituzionale, una riforma che riduce gli spazi della democrazia, che introduce un monocameralismo imperfetto che rischia di creare ancora maggiore confusione e lentezza nel procedimento legislativo, ma soprattutto una riforma che non taglia alcun costo della politica: siamo di fronte a una impostura, una messa in scena contro la quale si sono espressi migliaia di giuristi”. Così Nello Musumeci, presidente della Commissione Antimafia dell’Ars e leader della opposizione, intervenendo in una gremitissima sala, a Nicolosi, in occasione dell’incontro organizzato dal movimento civico #DiventeràBellissima.
«Il nostro NO – ha proseguito il parlamentare regionale – vuole essere anche una scelta politica chiara: ha sbagliato Renzi a personalizzare il referendum e sbaglia la ministra Boschi quando arriva a dire che la vittoria del SI consentirà di combattere meglio il terrorismo. Noi siamo convinti che la riforma debba arrivare da un’Assemblea costituente, votata con sistema proporzionale dai cittadini, e con il compito di concepire un riassetto armonico delle istituzioni statali e locali».
#DiventeràBellissima ha costituito un comitato per il NO e, da settembre, prevede di dare vita a un calendario di eventi propedeutico alla costituzione di centinaia di comitati su tutto il territorio siciliano.
«Abbiamo pensato a una grande mobilitazione – ha sottolineato Raffaele Stancanelli, nel corso del suo intervento – e per questo nel nostro comitato non ci sono solo esperti di diritto: c’è il mondo del lavoro, ci sono i giovani, ci sono esponenti delle categorie e, soprattutto, molti sindaci ai quali, siamo certi, se ne aggiungeranno tanti altri ancora».
Nel corso della mattinata sono stati numerosi gli interventi dalla tribuna.
Salvo Fleres, che è stato impegnato legislatore a Palermo e a Roma, ha evidenziato la necessità di «non disperdere i valori della nostra democrazia, che non può essere intesa solo come un costo»; Roberto Commercio ha invitato il comitato a «spiegare ai cittadini il merito di una riforma sbagliata, che se fosse stata proposta dal centrodestra sarebbe stata valutata in modo molto diverso da tanti che oggi la difendono»; Roberto Bonaccorsi e Filippo Misuraca hanno invitato a un «impegno concreto per motivare tutta la società siciliana a partecipare ad un voto che ha valore politico importantissimo»; Fabio Granata, dal canto suo, ha indicato la battaglia referendaria come «un obiettivo che il movimento #DiventeràBellissima deve fare proprio anche per dare rappresentanza a migliaia di siciliani che vogliono un cambiamento nel governo della Regione»; Roberto Visentin, nel ricordare la propria esperienza ai vertici dell’Anci siciliana, ha posto l’attenzione sui rischi che «l’approvazione della legge Boschi-Renzi avrebbe per le autonomie locali».
Molto ascoltati gli interventi dei professori Ignazio Buttitta e Pierangelo Grimaudo, docenti universiari a Palermo e Messina.
Dalla manifestazione di Nicolosi, cui ha partecipato anche il neo-deputato regionale Alfio Barbagallo, che sostituisce il dimissionario Gino Ioppolo, eletto sindaco di Caltagirone, il movimento esce certamente rafforzato. Proprio Ioppolo, che guida la pattuglia dei sindaci presenti nel comitato assieme a Giovanni Moscato, neo-eletto a Vittoria, ha voluto evidenziare come «la campagna referendaria concluderà una fase politica di importanti cambianti anche per la Sicilia. Il lavoro intrapreso quasi due anni fa da #DiventeràBellissima sta cominciando a fare vedere i suoi frutti. Siamo oltre i partiti e siamo oltre il centrodestra. Era il nostro obiettivo per il quale continueremo a lavorare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi».
Al termine della manifestazione Musumeci ha annunciato di voler indire per ottobre una grande manifestazione a Palermo: «Ci occuperemo del referendum e parleremo anche ai siciliani, con la sincerità di sempre perchè sono tante e imminenti le sfide che ci attendono».
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