In partenza i Puc a Catania, i lavori di pubblica utilità che saranno chiamati ad espletare i percettori del reddito di cittadinanza. Si concretizza il piano di inserimento nelle attività lavorative per oltre 1.000 percettori del sussidio, da utilizzare in progetti di utilità collettiva strutturati dal Comune in coerenza alle competenze dei singoli.
Il piano
I primi 55 cittadini beneficiari del reddito di cittadinanza entreranno in servizio immediatamente, aliquota di una tranche di oltre 200 percettori che in pochi giorni verranno gradualmente inseriti in attività di servizio lavorativo per la collettività cittadina. A darne notizia il sindaco Salvo Pogliese e gli assessori Giuseppe Lombardo e Michele Cristaldi, titolari rispettivamente delle deleghe ai servizi sociali e alle risorse umane.
Da questa estate esperti in campo
Un team di esperti in politiche attive del lavoro dall’agosto scorso è sceso in campo al Comune di Catania per la massima riuscita del Pon Inclusione del distretto socio sanitario 16, con il compito di contattare le aziende ospitanti i tirocini extracurriculari per supportare l’abbinamento di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza con le aziende ospitanti, in collegamento con i Centri per l’Impiego. Specifico il loro ruolo: fornire alle aziende una sintesi degli incentivi per eventuali assunzioni al completamento del tirocinio per ridurre i costi. L’opportunità è stata dedicata soprattutto ai percettori del Reddito di cittadinanza residenti a Catania, Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, che con questa modalità possono beneficiare di 6 mesi di formazione “on the job” in aziende per riqualificare le proprie competenze e migliorare la spendibilità del mercato del lavoro, avvantaggiati inoltre di un’indennità mensile di 600 euro.
Per i tirocini 30 aziende
A Catania oltre 30 aziende hanno aderito al progetto dedicato ai percettori del Reddito di cittadinanza. L’esperienza della cooperativa “I Girasoli” di Catania è una delle più qualificate. La cooperativa ospita sette tirocinanti per un percorso formativo “on the job”; che durerà sei mesi e permetterà a ciascuno di riqualificare le proprie competenze e migliorare la spendibilità del mercato del lavoro, avvantaggiati inoltre di un’indennità mensile di 600 euro.
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