Rapine andate a segno o sventate: è di 5 arresti il bilancio di diverse attività investigative portate avanti nel catanese dalla polizia e dalla Procura. Si è fatta luce su una tentata rapina alla banca Sella, su una rapina consumata alla filiale Carige e su quella ai danni di un commerciante.
La tentata rapina alla banca Sella
Su richiesta della Procura, il Gip del tribunale di Catania ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Davide Di Paola, 43 anni, Francesco Scalia di 41 e Orazio D’Agata di 54. Sono accusati di aver commesso, in concorso tra loro, una rapina aggravata in danno della filiale della banca Sella il 15 aprile dello scorso anno. Sotto la direzione della Procura, le indagini sono state condotte dalla squadra mobile-squadra antirapine che ha avviato tempestive indagini finalizzate all’identificazione dei responsabili del reato che, armati e col volto coperto, si erano introdotti all’interno della banca, attraverso una delle porte di emergenza, preventivamente manomessa e nel momento in cui erano in corso le operazioni di ricarico del bancomat. Gli autori riuscivano ad impossessarsi della somma di 130 mila euro.
La complessità dell’indagine
La preliminare azione investigativa è stata incentrata sull’acquisizione ed analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della banca, nonché di quelli presenti lungo le vie di fuga utilizzate dai rapinatori con motocicli che erano stati rubati, consentendo così di indirizzate le indagini nei confronti degli indagati. I successivi riscontri hanno permesso di confermare il quadro indiziario raccolto, dimostrando l’esistenza di contatti stabili fra gli indagati e di individuare il luogo in cui si riunivano per pianificare le loro attività illecite.
La rapina alla Carige
Un altro arresto ha riguardato Sebastiano Giuffrida, 28 anni, gravemente indiziato della tentata rapina ai danni della filiale “Carige” il 14 ottobre scorso, in occasione della quale l’indagato, dopo essersi introdotto nei locali dell’istituto di credito, cercava di sottrarre danaro senza riuscirvi. Questo perché nonostante l’aggressione, un cassiere riusciva ad azionare i sistemi di allarme, facendolo desistere dall’intento. Al giovane è stato contestato anche il reato di evasione dal momento che all’epoca dei fatti era sottoposto al regime della detenzione domiciliare.
La rapina al commerciante
Un altro arresto ha riguardato Mario Aurora, 22 anni, ritenuto responsabile della rapina ai danni di un esercizio commerciale di Catania commesso il 20 novembre scorso. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti l’indagato, dopo aver minacciato una dipendente lasciando intendere di essere armato, si è appropriato di uno smartphone. Tutti gli indagati, fatta eccezione per Giuffrida, già detenuto per un’altra causa, sono stati rintracciati dalla squadra mobile e rinchiusi in carcere.
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