Grazia Rosa Pappalardo, 34 anni, è stata arrestata da carabinieri di Acireale per scontare quattro anni di reclusione per rapina aggravata in concorso. Nei suoi confronti, su delega della Procura distrettuale di Catania, è stato eseguito un ordine di carcerazione divenuto esecutivo dopo un pronunciamento della Corte di Cassazione. La donna è risultata colpevole, con un complice ancora da identificare, di una rapina commessa nel 2011 a un 87enne, nell’abitazione della vittima.
La ricostruzione della vicenda
Secondo l’accusa, la donna, all’epoca dei fatti, si era recata presso l’abitazione della vittima, assieme a una donna e a un uomo e sfruttando la presenza di quest’ultimo, conoscente dell’anziano, le due donne si sono introdotte in casa con il pretesto di cercare lavoro come domestiche. Dopo qualche giorno, le donne si erano ripresentate a casa dell’anziano, asserendo di essere madre e figlia, chiedendo nuovamente lavoro come domestiche e del denaro. Alla risposta negativa dell’87enne, 34enne gli lasciava un numero di cellulare. Nel pomeriggio del 24 aprile 2011 si ripresentava davanti alla porta di casa dell’anziano con un altro uomo e, questa volta, dopo essere entrati con la forza, la donna si è avventata sul malcapitato tenendolo fermo sotto la minaccia di un coltello, mentre il complice lo colpiva con pugni e calci.
Il pestaggio brutale
Nella circostanza la donna ha avanzato la formale richiesta di denaro all’anziano: “tu quindici giorni fa quando sono venuta a chiederti i soldi non me li hai dati” e aggiungendo, ”tu i soldi ce l’hai sei ricco”. Nel corso della successiva attività di indagine effettuata dai Carabinieri, finalizzata all’individuazione dei responsabili, è emerso che l’intestatario dell’utenza telefonica risultava essere una componente del nucleo familiare della donna, mentre, tramite la visione di un fascicolo fotografico la vittima riconosceva nella persona in Grazia Rosa Pappalardo la donna che lo aveva minacciato in casa con il coltello.
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