- Dubbi del sindacato sui tempi di realizzazione della Ragusa-Catania
- Il costo dell’opera è aumentato e serve l’integrazione dello Stato
- L’altro nodo è rappresentato dalla burocrazia che dovrà valutare il progetto esecutivo
“Lo Stato deve tirare fuori 1/4 delle somme rimanenti per completare il finanziamento necessario per avviare il bando della Ragusa-Catania”.
Lo affermano i segretari provinciali della Fillea Cgil e della Cgil Lentini, Salvo Carnevale e Paolo Censabella al termine dell’incontro che si è svolto nelle ore scorse a Catania tra il Commissario straordinario Nello Musumeci, il direttore dell’Anas Sicilia, Raffaele Celia ed i sindacati.
I dubbi del sindacato sulle coperture
Hanno preso parte le organizzazioni sindacali del Siracusano – l’opera ricadrà per il 60% nel territorio di Siracusa – che, però, hanno manifestato delle perplessità legate ai soldi necessari per avviare la gara d’appalto.
Secondo quanto sostenuto dalla Cgil, il presidente della Regione ha detto di voler approvare il progetto esecutivo entro il 31 dicembre di quest’anno per poi procedere al bando e successivamente alla consegna dei lavori entro e non oltre giugno o luglio del 2022.
L’aumento del costo dell’opera
Dalle informazioni fornite dal sindacato, il costo dell’opera da 754.163.876 euro è salito a 995.650.897,43 “con un incremento di circa 241,50 milioni rispetto al progetto definitivo” spiegano i vertici della Cgil siracusana.
Le ragioni
“Tale incremento è motivato dall’aumento dei lavori di circa 115,4 milioni per l’ottemperanza alla Delibera CIPE 1/2020, oltre alle integrazioni derivanti dallo sviluppo del progetto esecutivo, da una diversa articolazione delle somme a disposizione e dall’introduzione degli oneri di investimento Anas” fanno sapere dal sindacato.
I timori per la burocrazia
L’altro ostacolo intravisto dai sindacati è più tecnico, legato agli iter autorizzativi per l’approvazione del progetto esecutivo.
“Si riuscirà ad avere gli ultimi pareri in tempo utile entro il 2021? E da qui le prime ombre sulla velocizzazione dell’iter autorizzativo che riguarda alcune prescrizioni tecniche – tra cui quelle dell’Autorità di bacino e dell’Arpa – che potrebbero non arrivare così a breve” avverte la Cgil siracusana.
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