“Sui mezzi dell’Amt ci vuole l’esercito”. E’ la presa di posizione del presidente della commissione al Bilancio di Catania, Vincenzo Parisi dopo l’ennesima aggressione ad un autista dell’azienda che si occupa del trasporto pubblico nel capoluogo etneo.
“Non si tratta di una proposta- provocazione – dice Parisi – ma di una richiesta dettata dalla drammaticità dei tempi. Prendere a pugni o a schiaffi il personale dell’Amt non è più un caso isolato ma la quotidianità. Cambiano i contesti ma il risultato è sempre lo stesso: il povero autista o controllore che deve ricorrere alle cure mediche, il mondo politico e istituzionale che si scandalizza e l’avvio di buoni propositi che non si concludono in fatti concreti”.
L’ultimo episodio violento è avvenuto ieri: un autista di un bus cittadino che, non poteva svoltare a causa di un’auto in sosta selvaggia davanti ad un bar, è stato aggredito a pugni dal proprietario dell’auto.
“Per mali estremi, ci vogliono estremi rimedi – sostiene Parisi – solo così, forse, si potrà mettere fine a Catania a questo far west dove vige la legge del più forte. Se non si pone un freno ora rischiamo di trascendere ulteriormente rischiando, da qui a poco, perfino la tragedia”.