“Chiarire i metodi e le procedure di scelta dell’incaricato.” E’ quanto ha chiesto il sindaco del Comune di Aci Castello e componente dell’assemblea metropolitana della Città metropolitana di Catania, Filippo Drago, con un’interrogazione indirizzata al sindaco metropolitano Enzo Bianco sull’assunzione di un professionista da parte della partecipata Pubbliservizi.
Nel testo del quesito si legge come l’amministratore unico, lo scorso 20 aprile, ha provveduto a conferire l’incarico ad un professionista per la predisposizione di un piano di rilancio, finalizzato ad analizzare i processi organizzativi, la situazione finanziaria e l’individuazione di nuove strategie di svilippo. Un affidamento, fino al 31 maggio, per la somma di 4.500 euro oltre iva e versamento dei contributi previdenziali.
Allo stesso, come si legge sempre nell’interrogazione di Drago, l’1 giugno viene affidato un nuovo incarico professionale fino al 31 dicembre di quest’anno, per un importo totale di 24 mila euro più iva e versamento dei contributi previdenziali.
“Ho appreso – dichiara Drago – questo fatto dalla stampa non pochi giorni addietro, ma andando a verificare sul sito dell’azienda i provvedimenti di nomina poco si comprende come si sia giunti a questa designazione, tra l’altro parecchio onerosa per le casse della Pubbliservizi che a stento riesce a pagare gli stipendi ai lavoratori e i servizi ai fornitori. Per questo chiedo di sapere se prima di incaricare il professionista si è fatta una ricerca interna tra i dipendenti per verificare se qualcuno di loro avesse i requisiti professionali richiesti per un simile incarico, ma anche se è stata fatta la necessaria procedura ad evidenza pubblica per individuare la figura a cui poter affidare la nomina fiduciaria”.
Non si è fatta attendere la risposta dell’amministratore unico di Pubbliservizi, Silvio Ontario. “Sono stato chiamato ad amministrare la Pubbliservizi – ha detto Ontario – per tentare di sanare una situazione finanziaria davvero grave e sto lavorando in tale direzione, senza lasciarmi mai intimidire da pressioni e messaggi trasversali. Chi attacca il mio consulente cardine (il cui lavoro già ha fatto risparmiare all’azienda centinaia di migliaia di euro e il cui contratto è stato condiviso, come per tutti i nuovi consulenti, con i dirigenti della Città metropolitana) lo fa perché tramite lui, profondo conoscitore della società, nonché creatore anni or sono della Vemacus, antesignana della Pubbliservizi, stiamo operando una radicale revisione dei superminimi, fattore non unico, ma certo consistente nello sfascio dei bilanci aziendali. Chi li percepisce e i relativi “protettori” se ne facciano rapidamente una ragione: i superminimi, che in alcuni casi arrivano a moltiplicare di quattro o cinque volte lo stipendio base dei quadri Pubbliservizi, saranno a brevissimo congelati, in sinergia coi sindacati. Sia chiaro che chi protegge i privilegi di alcuni lo fa a discapito della serenità e del futuro di circa 400 famiglie. Da parte nostra continueremo a svolgere il lavoro avviato per la Città metropolitana e per tutti i Comuni che la compongono”.