- La polizia di Catania ha arrestato 5 persone nell’ambito di un’inchiesta per prostituzione
- La vittima è una minore di 17 anni, incinta, costretta a fare la squillo
- Tra gli arrestati, la famiglia del fidanzato e due clienti
- La suocera e la cognata le organizzatrici degli appuntamenti
Era andata a vivere nella casa del compagno lasciando la casa protetta a cui era stata affidata dal Tribunale di Catania.
La casa degli incubi
La minore, 17 anni, in stato di gravidanza, non poteva immaginare che la sua vita si sarebbe trasformata in un incubo perché il fidanzato, 21 anni, la suocera, 55 anni, e la cognata, 22 anni, l’avrebbero costretta prostituirsi, in cambio di somme di denaro o di generi alimentari.
Le indagini della polizia
E’ la storia emersa da indagini avviate dalla squadra mobile di Catania dopo una segnalazione raccolta dal dipartimento Sicilia orientale della polizia postale che ha portato all’arresto dell’uomo, di sua madre e di sua sorella.
In cella anche due clienti
In carcere sono stati condotti anche due ‘clienti’, di 54 e 65 anni, della minorenne. Nei loro confronti la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, su richiesta del gruppo della Procura di Catania specializzato in reati contro vittime vulnerabili.
Le 2 donne organizzatrici
Le due donne sono accusate di avere “favorito, sfruttato e organizzato” la prostituzione della minorenne, “tenendo contatti e organizzando gli incontri con i ‘clienti'”.
Il ruolo del fidanzato
Il compagno della 17enne è indagato per maltrattamenti fisici e verbali nei suoi confronti, nonostante lo stato di gravidanza, e di avere “beneficiato dei proventi che la ragazza riceveva dalla prostituzione”. Le indagini della squadra mobile hanno permesso infine d’identificare anche due ‘clienti’ che sono accusati di “avere compiuto, reiteratamente, atti sessuali con la minorenne in cambio di somme di denaro o generi alimentari, sfruttando quindi lo stato di estremo bisogno” della ragazza.
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