Si è tenuta questa mattina l’udienza del processo d’appello a carico dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, condannato in primo grado per concorso esterno.
Hanno risposto alle domande dei difensori e dell’accusa – rappresentata dai pm Sabrina Gambino e Agata Santonocito, l’onorevole Domenico Sudano, l’onorevole Nino Di Guardo, l’architetto Gabriella Sardella e il Tuccio D’Urso, già capo dell’ufficio speciale sul traffico nella giunta Scapagnini.
Tutti hanno smentito l’influsso o la richiesta di intervento da parte di Raffaele Lombardo in alcune occasioni legati a importanti investimenti nella città di Catania e nel suo comprensorio, come la realizzazione di centri commerciali e di parcheggi.
Dalle varie testimonianze è emerso come Lombardo non abbia influito sulle scelte amministrative e dirigenziali in alcun modo. Al termine dell’udienza l’ex presidente della Regione ha reso delle dichiarazioni spontanee chiarendo i contorni di tutte le vicende toccate dai testi e ribadendo di non essersi mai interessato alle vicende prese in esame e sottolineando la propria totale estraneità alle accuse mosse sinora.
La prossima udienza si terrà il 5 aprile a Bicocca e verranno ascoltati in teleconferenza Francesco Campanella, Giusseppe Scollo, Fabrizio Nizza, Salvatore Sciacca e Palma Biondi.
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