Il senatore di Forza Italia, Enzo Gibiino rompe il silenzio sul caso delle primarie siciliane dopo il dietrofront del suo partito e di Cantiere popolare.
“Sull’inadeguatezza del metodo delle primarie, così come concepite dal Partito democratico, il nostro presidente ha da sempre avuto ragione. In Sicilia qualcuno ha invece ritenuto di volerle fare, per poi invertire la marcia all’ultimo momento”, dice oggi in una nota l’esponete catanese di Fi che aveva scelto di candidarsi raccogliendo le firme : “il sottoscritto aveva fermato la sottoscrizione a 9 mila, ma le firme volontariamente giunte hanno superato quota 14 mila”.
Gibiino è durissimo con i suoi quando afferma che “il ritiro di Forza Italia ha di fatto determinato la morte del progetto di centrodestra, convenzionalmente inteso” e afferma anche che “Forza Italia si trova ora in una strada che pare senza uscita”.
L’analisi del senatore catanese prosegue con una citazione: “Ben dice Cuffaro, quando afferma che in Sicilia, per vincere le elezioni, serve una coalizione allargata alle forze di centro. L’errore di tanti è invece di pensare di battere il movimento 5 Stelle puntando alla somma dei voti, e non creando invece un progetto di vero rilancio e di sviluppo per la nostra terra, che possa fare sperare la nostra gente in un futuro di cambiamento”.
Dopo lo strappo di ieri, la questione delle primarie siciliane potrebbe essere discussa direttamente con Silvio Berlusconi domani in un’altra isola: a Malta, dove è in programma il congresso del Ppe.
Alla convention partecipano di diritto gli europarlamentari (ci sarà certamente il forzista siciliano Salvo Pogliese) e i capi europei di ciascun partito, quindi anche l’ex premier potrebbe presenziare nell’Isola dei Cavalieri così come Angelino Alfano.
Fra i delegati di Forza Italia, 18 in tutto, c’è lo stesso Gibiino che solo qualche settimana fa aveva chiesto un incontro allargato a tutti i componenti siciliani del suo partito per discutere davanti a Berlusconi della questione primarie in Sicilia.
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