Garantire il diritto all’istruzione dei bambini e degli adolescenti più svantaggiati e contrastare gli effetti della emergenza sulla povertà educativa e sull’aumento delle diseguaglianze nell’apprendimento. Duplice finalità per il servizio di sostegno educativo scolastico ed extra-scolastico finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attuato dal distretto socio sanitario D16, capofila il comune di Catania a cui appartengono anche le Amministrazioni di Motta e Misterbianco.
Il progetto
Il progetto, qualcosa in più del classico doposcuola, avviato nei mesi delle massime restrizioni, è ancora attivo e ha visto un impegno congiunto dei servizi sociali, del mondo della scuola (insegnanti e dirigenti scolastici) nonché degli attori sociali ed educativi, i quali malgrado le restrizioni dovute alla pandemia hanno assicurato continuità allo sviluppo e all’apprendimento dei bambini e ragazzi, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie e la didattica a distanza per garantire il rispetto del diritto all’istruzione.
Piani educativi individuali
Finalizzato principalmente al contrasto della povertà educativa è stato strutturato in piani educativi individualizzati per seguire i minori soprattutto quelli delle classi di collegamento tra scuola di primo e secondo grado finalizzati agli studenti che non possono essere seguiti a casa dai genitori e quanti non riescono a darsi un metodo e potere così acquisire la graduale autonomia per seguire i compiti e sviluppare gli apprendimenti.
“Il percorso – ha spiegato l’assessore ai Servizi Sociali del comune di Catania, Giuseppe Lombardo, che ha curato gli aspetti istituzionali del piano, in sintonia al sindaco Salvo Pogliese e alle Amministrazioni Comunali di Misterbianco e Motta – si è proposto come laboratorio esperenziale e didattico di aeducazione allo studio e segue strategie di apprendimento di tipo cognitivo. Il progetto ha previsto in contri pomeridiani on line durante i quali sono stati svolti i compiti assegnati ed è stato effettuato un ripasso e un recupero delle competenze acquisite”.
Avviato con i fondi del Pon inclusione
“Il progetto doposcuola è stato avviato nel 2021 nell’ambito del pon inclusione del distretto socio sanitario dei comuni di Catania, Misterbianco e Motta Sant’Anastasia – hanno spiegato Giusi Delfa e Lucia Leonardi, rispettivamente dirigente del servizio pianificano dell’assessorato alla famiglia e politiche sociali e funzionario responsabile della posizione organizzativa – ha offerto alle famiglie e agli alunni un supporto scolastico ed educativo, ha favorito l’apprendimento ed un supporto informatico adeguato attraverso l’utilizzo di tablet e allo stesso tempo ha contribuito allo sviluppo dell’autonomia organizzativa e di pensiero del minore. E in tempo di Covid, è stato certamente uno strumento efficace di organizzazione mentale di chi è stato costretto all’isolamento ‘obbligato’”
Il bilancio
L’intervento multidisciplinare ha avuto obiettivi specifici e tra questi quello di organizzare il tempo dello studente e quello dello studio; di assistere l’alunno durante lo svolgimento dei compiti a casa; consolidare i metodi di studio già acquisiti in ambito scolastico e migliorare così progressivamente l’autonomia personale riguardo le capacità in maniera specifica ai bimbi che hanno difficoltà scolastiche. In tutto sono stati poco meno di trecento i minori che hanno usufruito del doposcuola al quale hanno partecipato istruttori, educatori, accompagnatori e psicologi. La durata del servizio è stata di 24 settimane, 120 ore suddivise in 5 ore per 24 settimane.
Dodici enti coinvolti
Dodici sono stati gli enti che hanno preso parte al: Team, Fondazione Cirino La Rosa, Prospettiva, Marianella Garcia, Associazione Sacro Cuore, società Cooperativa Delfino, I Girasoli, Saolidarietà che passione, Società cooperativa Euroservice, Iride, Medihospes, Società cooperativa Penelope. Al progetto sono stati coinvolti i minori residenti nei tre comuni del distretto socio sanitario (Catania, Misterbianco e Motta San’Anastasia), compresi nella fascia di età dell’obbligo scolastico che presentavano problemi di disadattamento, marginalità sociale, disturbi del comportamento e ragazzini a rischio di dispersione scolastica. Accanto all’aiuto scolastico individualizzato fornito dagli esperti, è stato attivato uno spazio di ascolto psicologico presso le strutture scolastiche finalizzato alla comprensione dei problemi dei minori che vano dall’autismo alla logopedia attraverso figure specializzate.
L’impegno dell’amministrazione
Il progetto promosso principalmente dall’Amministrazione Comunale catanese è volto a ridurre la forbice delle diseguaglianze riservando maggiore attenzione alle sempre più emergenti necessità educative dei ragazzi appartenenti a nuclei familiari improvvisamente colpiti da povertà a causa della chiusura delle attività produttive e dei servizi soprattutto nel periodo del Covid. Il servizio di sostegno educativo scolastico ed extra-scolastico parte dalla consapevolezza che il mancato accesso alla didattica, alle attività educative e ricreative per bambini e adolescenti che vivono nei contesti più svantaggiati e periferici si può tradurre in un isolamento che facilmente può portare all’aumento della dispersione scolastica. L’intervento costituisce pertanto un tassello della più ampia strategia adottata dal Comune capofila del Distretto di Catania che in questi mesi è stato in prima linea per sostenere anche materialmente i nuclei familiari e i minori maggiormente a rischio, con un aiuto immediato per esempio buoni spesa, tablet per la fruizione della dad e servizi di accompagnamento nel medio periodo.
L’impegno dell’amministrazione continuerà anche durante l’estate 2021 e tutto il prossimo anno scolastico, con servizi volti a contrastare la deprivazione e la povertà educativa e prevenire la dispersione scolastica.
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