Si è presentato al ceck-in 37 dell’aeroporto di Fontana Rossa con tutti idocumenti di viaggio i regolepermimbarcarsi per Casablanca ma il suo comportamento non convinceva gli addetti aeroportuali che avvertivano la polzia di frontiera per un controllo
Così K. M. un marocchino di 47 ann forniva i propri documenti: passaporto in regola, regolare biglietto e tutti i visti del caso. Ma fra i documenti c’era anche un referto di tampone covid19 positivo. L’uomo, nonostantegli fosse stato diagnosticato il contagio riteneva che l’avere fatto il tampone fosse sufficiente per imbarcarsi e tornare al suo paese.
Bloccato e posto in isolamentyo il marocchno dovrà restare in un Covid hotel mentre si vaglia anche la sua posizione a livello penale. Se, infatti, era consapevole dei rishi potrebbe essere denunciato per epidemia colposa. In aeroporto sono scattati tutti i protocolli di sanificazione del caso.
Ieri un altro caso di natura completamente diversa si era verificato all’aeroporto di Palermo dove una giovane donna è arrivata per andare a trovare i nonni con i quali trascorrere le festività natalizie, ma grazie ai controlli in vigore nelle 15 postazioni attivate all’aeroporto Falcone e Borsellino, è stata riscontrata positiva al tampone rapido, prima che potesse raggiungere i familiari.
Laragazza si è sottoposta allo screening che da ieri impegna nello scalo palermitano, 60 medici, in tre turni, dell’Asp del capoluogo. Positiva al tampone antigenico rapido, è stata subito sottoposta al molecolare. In attesa del riscontro diagnostico è stata subito trasferita con un’ambulanza per il biocontenimento al Covid Hotel San Paolo di Palermo, struttura dotata di 180 posti letto, riservata ai pazienti pauci sintomatici.
“Grazie ai controlli voluti dal Presidente della Regione abbiamo evitato che una giovane positiva di rientro in città per le festività venisse a contatto con i familiari, tra cui gli anziani nonni – ha spiegato il Commissario per l’emergenza Covid a Palermo, Renato Costa – è il primo concreto risultato di un intervento che si pone l’obiettivo di intercettare ed individuare subito dopo l’arrivo, i passeggeri che possono provocare il diffondersi del contagio. La donna è stata trasferita, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, al Covid Hotel dove sarà assistita dai medici dell’Usca, in attesa a breve dell’esito del tampone molecolare”.
“Soddisfazione per l’efficacia dei controlli” è stata espressa dal Direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni.
Da oggi sono attive 7 postazioni anche nei porti: 6 in città ed uno a Termini Imerese. Per i viaggiatori in arrivo a Palermo con mezzi propri è a disposizione, invece, il Drive In della Fiera del Mediterraneo che, sempre da domani, sarà aperto dalle ore 6 alle 20.
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