Entro marzo tutti i container del porto di Catania saranno trasferiti in quello di Augusta dove sorgerà un nuovo Terminal che prevede un traffico di 50mila TEUS nel 2024 e più del doppio negli anni a seguire. Ma non basta, perché saranno implementati traffici di general cargo, project cargo e una crescita di personale importante, con investimenti di tutto rispetto.
La concessione
La concessione, firmata nella sede dell’Autorità del Sistema Portuale dei Mare di Sicilia Orientale (AdSP), infatti durerà 25 anni ed è stata affidata, dopo l’avvenuto espletamento delle procedure di legge, alla EST Srl (Europea Servizi Terminalistici), società che ha in cantiere una serie di cospicui investimenti, alcuni già definiti, altri in fase di programmazione: quasi 24 milioni di euro tra opere civili, acquisto di attrezzature, trasporti, manutenzioni straordinarie, ecc. La nuova area interessata vanta una superficie di circa 86mila mq (comprensiva banchina accosti 7 e 8) e vedrà un serio e significativo rilancio del porto di Augusta nel panorama internazionale.
Le parole di Di Sarcina
“È un passo importante nell’ottica dell’attività sistemica di specializzazione dei porti – spiega il presidente dell’AdSP Francesco Di Sarcina – che vedrà Catania concentrata su crociere, traghetti e diporto oltre naturalmente al waterfront, mentre Augusta accoglierà merci sia containerizzate che in modalità rinfuse, project cargo ed altro”.
Novità anche dal punto di vista tecnologico e occupazionale: “Daremo una forte spinta all’automazione e alla digitalizzazione dei processi – evidenzia Antonio Pandolfo amministratore delegato della EST Srl – con una notevole riqualificazione dell’equipment, soprattutto alla luce di importanti traffici di project cargo nei prossimi anni. Saranno intensificate anche le risorse con 38 unità di personale entro il 2028, di cui 20 unità trasferite dal porto di Catania e 18 unità aggiuntive. Siamo molto soddisfatti del lavoro finora svolto su Catania e pronti ad affrontare la nuova sfida di Augusta con la determinazione e l’entusiasmo che ha sempre contraddistinto il nostro operato, in piena e proficua collaborazione con l’Authority”.
Le recenti notizie circa lo sviluppo che RFI sta dando al binario ferrovia gettano ulteriori speranze sul futuro del porto siciliano, e sulla possibilità che le merci possano essere attratte dal nuovo quadro infrastrutturale ed organizzativo che sta vedendo la luce, del quale questa concessione è uno dei tasselli più rilevanti.
Il futuro dell’ex Fiat di Termini Imerese
Si parlerà di Zes e di rilancio della zona industriale di Termini Imerese e delle prospettive dello stabilimento ex Fiat mercoledì pomeriggio (17 gennaio) nella cittadina in provincia di Palermo. L’occasione è data dall’incontro organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Palermo nell’ambito di “Provincia in ordine”, un ciclo di incontri di formazione gratuiti organizzati dall’ente guidato dal presidente Nicola La Barbera.
La giornata si svolgerà in due momenti. In una prima parte (dalle 15 alle 16.30) il presidente La Barbera e i componenti del consiglio incontreranno i colleghi del territorio. Nella seconda parte (dalle 16.30 alle 18.30) è previsto il seminario sulle “Zes e misure di rilancio dell’economia nelle zone del Mezzogiorno d’Italia” al quale sarà possibile partecipare in presenza o da remoto (dal sito https://www.formazionecommercialisti.org/odcecpa/).
Dopo i saluti del sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova e dell’assessore alle attività produttive, Pippo Preti si terranno le relazioni del commissario della Zes Sicilia Occidentale, Carlo Amenta; della presidente di Irfis Fin Sicilia, Iolanda Riolo; del commissario della Blutec, Giuseppe Glorioso; del presidente del consorzio del Polo della Meccatronica, Antonello Mineo; Angelo Cascino della Cascino Angelo & C. Srl; Ignazio Riscili, vicepresidente della commissione dell’Ordine sui “Rapporti con i colleghi della Provincia”.
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