“E’ chiaro che se il 4 dicembre, come sono convinta, prevarrà il No al referendum, si aprirà una grande stagione di difficoltà per il centrosinistra ed una nuova grande opportunità per tutto il centrodestra unito. Mi pare che in questi giorni Berlusconi ha ripreso in mano la coalizione, suggerendo anche al nostro nuovo acquisto Stefano Parisi di essere più prudente e di mettersi tra coloro che credono che il centrodestra abbia un valore tra i nostri elettori solo se resta unito”. Parola e parole di Renata Polverini. L’ex leader dell’Ugl e vice presidente della Commissione Lavoro alla Camera, in Sicilia per un tour elettorale all’insegna del ‘No’ per il 4 dicembre, accompagnata in un incontro organizzato dall’Ugl da esponenti di centrodestra regionale come Nello Musumeci e locali come Manlio Messina, dice la sua a BlogSicilia in merito ai possibili scenari politici post referendari.
Per la Polverini così “non si va avanti escludendo qualcuno ma semplicemente includendo. Quando il centrodestra è unito, come dimostrato in tante realtà italiane, vince sempre. Allora niente polemiche, avanti uniti e ritroviamo in Berlusconi quel leader che ci ha sempre portato a straordinarie vittorie”.
Parlando invece, nello specifico, dei temi referendari, non le manda certo a dire al premier Renzi che proprio nell’Isola sta tentando di risalire la china del gap (stando ai sondaggi) che vedono il ‘No’ prevalere. “Se Renzi per una volta vuole dire la verità e non le solite bugie con le quali riempie il Paese, dovrebbe fare un passo indietro e portarci a votare dopo avere messo in campo una legge elettorale degna di chiamarsi tale che sia condivisa da tutto l’arco costituzionale…”. La Polverini, ricorda inoltre, come “oggi ci sono sondaggi che continuano a mostrare una netta salita del ‘no’ e gli indecisi che escono più da quell’area e più entrano nel merito e più si convincono che la riforma non serve al Paese”.
Per l’ex presidente della Regione Lazio trattasi dunque di “un ‘no’ convinto di tutti quei cittadini che non vogliono assegnare il potere ad un solo uomo al comando. Diciamo ‘no’ anche alla cancellazione del CNEL e di quello che ha rappresentato e cioè la necessità all’interno della costituzione di prevedere un luogo dove è necessario per i Governi il confronto con gli attori dell’economia e del nostro stato sociale: imprese, lavoratori e terzo settore”.
Domani, intanto, è in programma un altro incontro per promuovere e spiegare le motivazioni del No al referendum organizzato da Fratelli d’Italia-An, e sostenuto da Forza Italia e Noi Con Salvini.
All’incontro parteciperanno Ignazio La Russa, cofondatore e deputato FdI-An, Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera FdI-An, il referente regionale Sandro Pappalardo e il referente provinciale Manlio Messina, l’europarlamentare di Forza Italia Salvo Pogliese, il capogruppo FI all’Ars Marco Falcone e Angelo Attaguile, coordinatore nazionale Noi Con Salvini.
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