Prevenire i reati on line che riguardano soprattutto i minori è possibile grazie all’impegno degli agenti della Polizia Postale di Catania.
Gli esperti della Polposta etnea, in occasione del ‘Safer Internet Day’ 2016, incontrano gli studenti dell’istituto Gian Battista Vaccarini.
A parlare di risultati importanti è il dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, Marcello La Bella.
“Nel 2015 – sottolinea La Bella – sono stati oltre 400 gli utenti della rete denunciati per reati contro la persona (stalking, minacce, diffamazioni). 6 persone arrestate e 73 denunciate per reati di pedofilia. Migliaia i siti monitorati. Sono un sommario e parziale bilancio della nostra attività nella Sicilia Orientale nel 2015 e decine sono stati i casi che possono definirsi di cyber bullismo registrati in provincia di Catania, opportunamente segnalati alla Procura per i minorenni, molti dei quali avvenuti tra gli studenti delle scuole medie inferiori”.
Con il progetto ‘Una vita da social’ sviluppato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Miur e cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito delle iniziative di Generazioni Connesse l’obiettivo è quello di aiutare gli utenti della Rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online.
L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.
La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è assolutamente determinante.
Un impegno avvalorato anche dai recenti dati pubblicati da Norton Cyber Security Insights Report, sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online.
Dal report emerge che il 92% dei genitori italiani si è detto preoccupato della sicurezza online dei propri figli, e tre su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli.
Le misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all’accesso ad alcuni siti web (53%) e alle informazioni che postano su di loro sui propri social network (51%), insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online (47%).
Inoltre, il 42% dei genitori italiani ha dichiarato episodi di cybercrime subiti dai figli, i più frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia (20%), risposte a email di phishing (9%), episodi di smishing (la variante SMS del phishing) e violazioni dei profili social (entrambe al terzo posto in classifica, con l’8% delle risposte).
Le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano per il 61% il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, il 59% la paura che possano essere convinti con l’inganno a incontrare malintenzionati e il 53% che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie.
Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet, ormai celebrata in oltre 100 paesi, sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.
“Occorre continuare sul piano della prevenzione – ha aggiunto La Bella – oltre 16.000 sono stati gli studenti che hanno partecipato agli incontri della Polizia nella sola nostra provincia. In atto vi è la prosecuzione della edizione del progetto “Colombo. Alla scoperta della Rete” per una navigazione sicura. Grazie alle attività di formazione abbiamo visto una crescita della consapevolezza che difendersi è possibile, è cresciuta la percezione che ciascuno è responsabile di ciò che compie in Rete e anche un gesto fatto per scherzo può avere conseguenze serie”.
In tutta Italia è stato organizzato un workshop sul tema del cyberbullismo nelle scuole di 100 capoluoghi di provincia. La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60mila ragazzi in occasione del Safer Internet Day con lo slogan “Play your part for a better internet” ovvero “Gioca la tua parte per un internet migliore”.
Commenta con Facebook