Lo stadio Angelo Massimino di Catania ieri ha accolto circa 600 atleti provenienti da ogni parte della Sicilia. L’occasione è stata la 4a Coppa Sant’Agata, manifestazione legata alle festività “agatine”, che ha arricchito la mini olimpiade che in questa settimana ha ulteriormente animato a Catania la festa di Sant’Agata.
Organizzato dalla Fortitudo Catania, sotto l’egida della Fidal e con il patrocinio del Comune di Catania – Assessorato allo Sport, del Comitato per la Festa di Sant’Agata e del CONI, la 4a Coppa Sant’Agata ha di fatto aperto il 25° Grand Prix Sicilia di corsa su strada. Prologo di manifestazione con l’esibizione di tre atleti in handbike; quattro i giri attorno al Cibali con capo fila il monrealese Salvo Campanella.
Dieci i chilometri, di un percorso studiato tutto attorno alla struttura del “Cibali”, con partenza e arrivo al suo interno. Giri ridotti invece per donne over 60 e gli uomini sopra i 75 anni. A vincere sono stati Alessandro Brancato (Parco Alpi Apuane) e Maria Grazia Bilello (Universitas Palermo).
Lo svolgersi della gara ha però raccontato una storia con un epilogo amaro per tanti atleti. Conclusi i sei giri infatti sono stati non pochi quelli a non aver capito o ricordato che prima del traguardo bisognava compiere un giro di anello completo. Quattrocento metri fatali anche per la battistrada Chiara Immesi fermatasi a 9600 metri con gara compromessa. L’atleta Universitas ripartita, dopo un paio di minuti, ha concluso lo stesso la gara perdendo ben tre posizioni. Il successo così è andato a Maria Grazia Bilello, alle sue spalle le agguerrite gemelle Vassallo, Barbara e Francesca. Tutti coloro invece che non hanno effettuato i 400 metri finali sono incappati nella squalifica, e dunque non classificati.
Tutto normale, almeno per le prime posizioni tra gli uomini, con Brancato subito schizzato alla partenza e diventato imprendibile per gli avversari. Un passo diverso fra l’atleta che vanta un personale in maratona di 2h17’59 e gli avversari. Così la battaglia è stata tutta per il resto del podio con Luigi Spinali (vincitore delle ultime tre edizioni della Coppa Sant’Agata), che allo sprint ha battuto Antonino Liuzzo.
Un imprevisto che è diventato un rompicapo per tutti, organizzatori e giudici compresi. La scelta è stata quella di premiare per la Coppa Sant’Agata tutti coloro che hanno concluso regolarmente i 10.000 metri.
Discorso diverso per quanto riguarda il Grand Prix Sicilia, manifestazione che, oltre all’agonismo, punta alla promozione del podismo; già nelle prossime ore gli organizzatori troveranno un escamotage per non penalizzare nessuno, soprattutto coloro che non hanno concluso la gara di Catania.
Facile pensare che potrebbero rientrare tutti a punti magari con classifica “ferma” sui 9600 metri, distanza percorsa dalla totalità degli atleti.
Nel pomeriggio la cerimonia di premiazione dei podi assoluti si è svolta presso l’Aula Magna del Palazzo della Cultura, insieme a tutte le federazioni sportive che hanno preso parte alla settimana sportiva promossa dal CONI nell’ambito dei festeggiamenti in onore di Sant’Agata, patrona di Catania.
Il Grand Prix Sicilia invece ritorna il 17 febbraio con il cross di Piazza Armerina.
Classifica uomini (10 chilometri)
1) Alessandro Brancato (Parco Alpi Apuane) 32’08
2) Luigi Spinali (Megara Running) 33’56
3) Antonino Liuzzo (Atletica Augusta Club) 33’56
4) Giovanni Cavallo (Podistica Messina) 34’21
5) Pietro Leone (Atletica Villa Guglielmi) 34’26
Classifica donne (10 chilometri)
1) Maria Grazia Bilello (Universitas Palermo) 39’23
2) Barbara Vassallo (Atletica Bagheria) 39’35
3) Francesca Vassallo (Atletica Bagheria) 39’46
4) Chiara Immesi (Universitas Palermo) 40’03
5) Azzurra Agrusa (5 Torri Fiamme Cremisi) 41’18
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