Il neosindaco di Catania Enrico Trantino si insedia a Palazzo degli Elefanti. Eletto lunedì scorso con il 66.73% delle preferenze grazie ad 85.700 voti, il primo cittadino del capoluogo etneo parla delle numerose sfide che lo attendono nel suo mandato. Ed è subito fitta l’agenda istituzionale.
“Priorità nel territorio ve ne sono tante – osserva –. Già la scorsa settimana mi sono recato a Roma per confrontarmi con i tecnici dell’Anci sui temi dei bilanci e del personale. Nello stesso tempo per chiedere un aiuto per il Pnrr perché naturalmente in questa corsa contro il tempo ci possono essere anche equivoci interpretativi che vorremmo fugati per evitare di perdere straordinarie risorse. Al contempo abbiamo interloquito col presidente La Russa ed altre personalità politiche per chiedere una collaborazione con la città”.
E prosegue: “Giorno 9 giugno verrà il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per un comitato straordinario sulla sicurezza indetto dal prefetto su nostra sollecitazione”.
Il primo cittadino parla degli impegni istituzionali imminenti. Già il 6 giugno si vedrà col ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per parlare di Nodo Catania e Waterfront. “Domani, 6 giugno, passerà il ministro delle Infrastrutture Salvini che mi vuole incontrare ufficialmente al quale noi riproporremo la questione del nodo Catania che ci interessa per restituire il Waterfront alla città. Ho chiesto un approfondimento forse più scottante, quello dei rifiuti per superare alcune criticità”.
Sempre per il 6 giugno inizieranno i confronti con sindacati, ordini professionali e associazioni per il Pnrr e la realizzazione di interventi su alcune zone della città. “E domani cominceremo anche i confronti con le associazioni, i sindacati e gli ordini professionali sulla prima delle dodici iniziative che noi abbiamo avuto finanziate per i piani integrati nell’ambito del Pnrr e che consentiranno appunto la realizzazione di interventi su San Berillo Vecchio, Corso Sicilia, Librino e il Parco di Monte Po”.
Trantino prosegue: “Non sono stato fermo, non è nella mia natura e la città desidera in ogni momento controllare lo stato di salute di un’amministrazione che sta per nascere ma che deve dare anche segni di vitalità e di effervescenza con risposte rapide. Non possiamo più permetterci nelle condizioni in cui è Catania di alimentare quel senso di rassegnazione che purtroppo ha costituito il motivo principale della narrazione cittadina”.
Il primo cittadino continua: “Non cambia nulla se non l’assunzione di un maggior senso di responsabilità. Ho chiesto agli amici, strattonatemi nei momenti in cui doveste vedere che io stia cominciando a considerare la carica come strumento di potere. Non dovrà mai essere così e sarà così perché mi conosco. Per me è solo impegno, per me è solo il modo per curare la città di Catania, prendermi in cura della città perché i cittadini si attendono questo. Dobbiamo avvicinare le distanze. Più di 300mila interventi della Caritas nel 2022. Ci sono tanti nostri concittadini che sono rimasti indietro e non ce lo possiamo permettere. Spero di comporre fra domani e dopodomani i cinque decimi per poter essere operativi. Ho chiesto ai partiti, nella comprensibile logica di mediazione che è fisiologica in ogni coalizione e composizione, di consentirmi di chiudere il cerchio entro questa settimana. I segnali sono incoraggianti. Spero di poterlo fare.
Trantino poi parla del cammino istituzionale. Una maggioranza forte quella conseguita dall’esito delle urne. “Dovrebbe essere così, abbiamo una maggioranza molto forte, abbiamo una opposizione che siamo certi manterrà quel proposito costruttivo che ha deciso di voler manifestare dall’inizio. Abbiamo una persona estremamente per bene che in tema di bilancio, potrà avere un ruolo propositivo come pochi altri. Diciamo che ci sono delle condizioni per essere assolutamente sereni sul percorso che questa amministrazione potrà compiere una volta che si confronterà con il consiglio. Non dimentichiamoci che una delle questioni che per me deve essere velocizzata è proprio l’approvazione del piano urbanistico generale e l’approvazione di alcuni regolamenti. Ci sarà bisogno di un consiglio coeso”.