E’ il nome dell’operazione antimafia ‘Nero infinito’ con cui la polizia a Catania ha arrestato sei persone per estorsione e usura, aggravate dalle modalità mafiose. Ma è anche il titolo di un film, del genere poliziesco, tra il thriller e l’horror, prodotto con i soldi prestati a usura dalla mafia a un produttore.
E’ uno degli aspetti che contengono una certa dose di paradosso del blitz che ha colpito gli esponenti degli agguerriti clan Piacenti e Mazzei-Carcagnusi.
Dora Pelser, la protagonista del film, e’ una scrittrice di successo e i suoi libri sono molto amati dai lettori, ma nella piccola citta’ meridionale dell’autrice un misterioso e sadico serial killer li prende a ispirazione per uccidere, seguendo alla lettera le raccapriccianti descrizioni degli omicidi. Sulla sua identita’ indagano due poliziotti che concentrano la loro attenzione su un giovane e tranquillo barista con la passione per le riprese amatoriali.
Questa la trama del film. La realta’ e’ un’inchiesta che parte dalla storia di un imprenditore, Antonio Chiaramonte, inserito nel campo della ristorazione e gestore di una sala da ballo, poi produttore di pellicole, tra cui “Nero infinito”, divenuto un testimone di giustizia.
L’uomo e’ finito nel mirino della potente cosca dei Piacenti per via di un prestito usurario che nel 2004 era stato quantificato, interessi compresi, in 600 mila euro a fronte di un prestito pari a un terzo di quella cifra. Strozzato dai debiti Chiaramonte si e’ rivolto a Franco Raciti, uomo di fiducia dei Mazzei che ha “sistemato” la questione con i Piacenti bloccando gli interessi, ma pretendendo per il suo clan, da Chiaramonte, denaro attraverso il pizzo sulle attivita’ che l’imprenditore gestisce.
In manette sono finiti Rosario Piacenti di 49 anni e sua madre Salvatrice Viola di 66 anni, tutti due inseriti nel clan “Piacenti”, e poi Sebastiano “Nuccio” Mazzei, di 44 anni, figlio del capomafia Santo (‘u carcagnusu), Franco Raciti di 49, sorvegliato speciale; Lucio Stella di 41 in atto detenuto per altra causa, tutti e tre del clan Mazzei, e Sebastiano D’Antona 44 anni vicino ai Laudani.
Rosario Piacenti e Salvatrice Viola sono rispettivamente il figlio e l’ex moglie di Giovanni Piacenti, detto “l’elegante”, pregiudicato detenuto, esponente di vertice dell’omonimo clan mafioso dei “Ceusi” radicato da sempre nel rione cittadino di Picanello.
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