Parte da catania una grande operazione contro la pirateria audiovisiva in tutta Europa. Si tratta della più grande operazione di questo tipo partita dall’Italia ed eseguita dalla Polizia di Stato con la collaborazione delle polizie di altri sei paesi.
Quindici regioni italiane e sei Paesi europei
Oltre 270 operatori della Polizia Postale hanno effettuato 89 perquisizioni in quindici regioni italiane e, con la collaborazione delle forze di polizia straniere, 14 perquisizioni nel Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania e Croazia, nei confronti di 102 persone.
In Croazia gli undici arresti
Nel medesimo contesto, la polizia croata ha eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti indagati.
Ventidue milioni di utenti serviti da piattaforme pirata
Con l’operazione, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, è stata smantellata la più vasta organizzazione criminale transnazionale dedita alla pirateria audiovisiva che si avvaleva di una complessa infrastruttura informatica che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti finali.
Il 2019 l’anno della lotta alla pirateria
La lotta alla pirateria video e streaming aveva avuto un impulso fra il 2019 e il 2020 quando furono condotte numerose operazioni contro questa frode alle tv via cavo e satellite. In quell’anno la Polizia di Palermo ha disarticolato un’infrastruttura informatica, gestita dalla piattaforma Tv pirata ‘ZSat’, che permetteva la riproduzione abusiva, attraverso internet, dell’intero palinsesto Sky. L’operazione è stata compiuta dal personale della sezione financial cybercrime della Polizia Postale, coordinato dalla Procura di Palermo, che ha denunciato un 35enne per violazione della legge sul diritto di autore.
Nella sua abitazione è stata trovato la ‘sorgente’ della piattaforma pirata ‘ZSat’, composta da 57 decoder di Sky Italia, collegati ad apparati per la ritrasmissione sulla rete internet, per un giro di clienti finali stimato in circa 11.000 persone in tutta Italia. Nella casa la polizia postale ha sequestrato, nascosti negli scarichi dei bagni e nella spazzatura, ben 186.900 euro in contanti ed una macchina professionale conta-banconote, lingotti d’oro, e due “wallet” hardware (portafogli virtuali) contenenti cryptomoneta in diverse valute, dall’elevato valore.
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