I Carabinieri di Misterbianco (Catania) hanno arrestato nella flagranza di reato un pregiudicato di 39 anni del posto, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia commessi nei confronti della convivente di 33anni.
Gli aveva dato una chance
Lo aveva già querelato lo scorso 21 aprile, per poi purtroppo tornare sui propri passi, rimettendo la querela, fiduciosa che l’uomo potesse cambiare i propri atteggiamenti prevaricatori.
Schiaffi e pugni davanti al figlio
Fiducia mal riposta grazie al carattere dispotico del compagno che ieri sera, al termine dell’ennesima lite, ha iniziato a colpirla con schiaffi e pugni alla testa, al viso e alla schiena, incurante del pianto del figlioletto di appena sei mesi generato dalle urla di dolore della madre.
In fuga col bambino in braccio
La donna, disperata, ha preso il bambino in braccio e, dopo aver vinto la resistenza dell’aggressore che nel frangente, per evitarle di fuggire via da casa, continuava a colpirla mordendole anche una mano, è riuscita comunque a scappare per rifugiarsi nei locali della locale Tenenza dei Carabinieri.
La denuncia e l’intervento dei Carabinieri
Qui i militari, dopo averne acquisito la denuncia, ed averla accompagnata al pronto soccorso del Policlinico di Catania, dove i medici le hanno riscontrato delle lesioni guaribili s.c. in 15 giorni “trauma allo zigomo sinistro, morso indice mano sinistra e percosse al capo ed alla schiena”, hanno provveduto a bloccare ed ammanettare il maltrattante che, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica etnea, è stato relegato agli arresti domiciliari, mentre la vittima e il piccoletto sono stati trasferiti in casa di alcuni parenti.
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