Urla, pugni, schiaffi, persino colpi di sedia senza pietà per “punire” la moglie, rea di scatenare la sua gelosia. E’ il quadro surreale ricostruito dai carabinieri intervenuti all’interno di un’abitazione nel quartiere Picanello di Catania, richiamati dalle urla di dolore e paura della vittima. A finire in manette un uomo di 55 anni con le accuse di maltrattamenti in famiglia a lesioni personali. La moglie finisce invece in ospedale e viene ricoverata per ulteriori accertamenti.

L’intervento

Ad intervenire per quest’ennesimo episodio di violenza domestica i carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale di Catania che hanno arrestato in flagranza di reato un 55enne. Tutto è cominciato quando è pervenuta la richiesta di intervento, tramite il 112, da parte di alcuni residenti di uno stabile nel quartiere di Picanello che avrebbero sentito le urla disperate di una donna provenire da uno degli appartamenti. I carabinieri, tempestivamente intervenuti in zona, hanno trovato una 42enne in lacrime che ha riferito di essere stata aggredita poco prima dal convivente di 55 anni, trovato dai militari in casa seduto su un divano in salotto.

Le lesioni e le ferite visibili

La donna presentava il volto visibilmente tumefatto ed in particolare con le narici sanguinanti, nonché un’evidente ecchimosi all’orbita facciale destra. La vittima ha riferito ai militari che l’aggressione sarebbe scaturita in quanto il compagno, in preda ad un attacco di gelosia, l’avrebbe picchiata violentemente. Dopo averla ingiuriata pesantemente più volte, avrebbe terminato la sua condotta violenta scagliandole sul corpo più volte una sedia in plastica con una furia tale da romperne una delle gambe d’appoggio. L’uomo nella circostanza ha giustificato la sua condotta con la presunta infedeltà della compagna, attribuendole il contemporaneo legame a più uomini.

Il ricovero in ospedale

Alla donna, trasportata in ospedale, è stata riscontrata una “tumefazione orbitario e palpebrale destro, labbra e zigomo, presenza di graffi sul collo”, lesioni giudicate guaribili dal personale sanitario in 25 giorni. Nel contempo è stato anche stabilito il ricovero ospedaliero per ulteriori accertamenti medici. Sebbene ancor dolorante e traumatizzata, la 42enne ha raccontato ai militari che già altre volte sarebbe stata vittima di aggressioni da parte del convivente ed in particolare in due episodi risalenti allo scorso mese di dicembre, denunciati dalla donna, e in altre circostanze che si sono verificate di recente che non avrebbe segnalato alle forze dell’ordine per il timore delle reazioni del compagno. Il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto per l’uomo gli arresti domiciliari in un’altra abitazione con applicazione del braccialetto elettronico.

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