Con 14 voti favorevoli e 3 astenuti il Consiglio comunale, riunito in seconda convocazione, ha approvato il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (DPSS), atto propedeutico contenente le linee di indirizzo per la definizione e la successiva stesura del PRG dell’Autorità di Sistema Portuale del mare della Sicilia orientale.
Il documento approntato dal direttore dell’Urbanistica Biagio Bisignani e adottato lo scorso 21 maggio dalla giunta comunale presieduta dal sindaco Salvo Pogliese per la trasmissione all’assemblea cittadina, che ieri sera lo ha licenziato, descrive il contesto aeroporto-porto-stazione-città per una corretta selezione degli obiettivi che saranno successivamente proposti in sede di adozione dello strumento di pianificazione urbanistica portuale, che a Catania risale al 1978, in un’ottica sovracomunale.
In aula l’atto è stato illustrato dall’assessore all’urbanistica Enrico Trantino che ha esplicitato i contenuti della proposta di delibera che fa riferimento alla posizione baricentrica che occupa il porto di Catania nel sistema di sviluppo cittadino ma anche dell’intera Sicilia orientale con influenze urbane molto pregnanti.
A conclusione del dibattito consiliare l’assessore Trantino ha assunto come propri dell’Amministrazione i diciassette emendamenti presentati, una presa di posizione che ha condotto rapidamente alla votazione finale con l’adozione del fondamentale atto di pianificazione per integrare pienamente il porto di Catania nelle funzioni urbane, con un generale ripensamento della grande infrastruttura marittima nel sistema della vita cittadina “È stato compiuto -ha detto l’assessore Trantino- un primo importante passo verso un nuovo rapporto tra la città e il mare. Il documento strategico di sistema pone le basi per una più funzionale definizione degli spazi portuali secondo una logica ispirata alla valorizzazione del water front e al dialogo con il tessuto urbano. La previsione di destinare alcune porzioni dell’area portuale alla fruibilità dei catanesi, alla mobilità sostenibile e al miglioramento del traffico negli assi viari confinanti, costituisce un preciso obiettivo che sarà dettagliato nel successivo Piano Regolatore di Sistema Portuale. Sono soddisfatto del lavoro compiuto dalla commissione consiliare Urbanistica e dal consiglio comunale che, con mirati emendamenti, hanno contribuito a fissare gli obiettivi della città”.
A conclusione dei lavori del consiglio comunale il presidente della commissione consiliare urbanistica Manfredi Zammataro ha diffuso una nota in cui sottolinea la propria soddisfazione:” Con l’approvazione del documento strategico per la redazione del Piano Regolatore del Porto di Catania si sancisce un importante ed ulteriore passo in avanti per la riappropriazione di Catania del proprio naturale rapporto con il mare, in questi anni negato. Come Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Catania -ha aggiunto Zammataro-, sono particolarmente soddisfatto perché sono stati recepiti i 12 emendamenti da me presentati e che sono il frutto del lavoro di ascolto che in Commissione Urbanistica abbiamo svolto con le associazioni di categoria, i sindacati, le associazioni ambientaliste e gli ordini professionali. Gli emendamenti mirano a consegnare alla Città di Catania un porto attento all’ambiente e alla sicurezza, in caso di eventi calamitosi, finalmente accessibile ai cittadini, alle bici e ai mezzi di trasporto pubblico, attrattivo di nuovi investimenti. Sono previste aree destinate alla pesca, agli sport acquatici e alla diportistica e un’adeguata offerta in termini di servizi di accoglienza all’utenza e di aree da destinare al parcheggio. Si scrive una nuova e importante pagina per lo sviluppo turistico ed economico”.
Anche il presidente del consiglio comunale Giuseppe Castiglione ha espresso il proprio compiacimento per l’approvazione del documento di pianificazione urbanistica portuale: ”Una riprova -ha detto Castiglione- della responsabile centralità che assume il consiglio comunale nei confronti della città, esitando un documento importante per lo sviluppo dei prossimi anni dell’area metropolitana”.
Nell’atto di programmazione urbanistica approvato dal consiglio, viene evidenziata la condizione geografica privilegiata del porto di Catania, anche in funzione della nuova programmazione RFI e FCE per il sistema della mobilità dell’area metropolitana etnea e dei flussi turistici regionali, baricentrica per sei province siciliane e una popolazione complessiva di quasi tre milioni di abitanti.
Nel documento di programmazione, ampio spazio è dato anche alla riperimetrazione delle aree portuali coerentemente all’uso reale degli spazi asserviti alle funzioni portuali, retro-portuali e infrastrutturali del porto stesso e dell’intero asset di sviluppo metropolitano.