Renzi salva Catania o, almeno, ‘consente’ all’amministrazione qualche mese in più per redigere le modifiche al piano di riequilibrio.
Manca ancora la pubblicazione sulla ‘Gazzetta Ufficiale’, ma il pacchetto ‘Salva Enti’ approvato dal governo permetterà a tutte le città in difficoltà – e in questo, al comune di Catania – di prorogare al 30 settembre, anzicchè al 30 giugno, la presentazione del nuovo piano di riequilibrio.
Il nuovo decreto legge è stato caldeggiato dall’Anci, di cui Enzo Bianco è presidente del consiglio nazionale. Più volte, in particolare in occasione della conferenza stampa in cui venne enunciata la situazione economico-finanziaria del comune, l’amministrazione, senza farne mistero, confermò l’intenzione dell’associazione dei comuni di ‘spingere’ Roma ad attuare una modifica.
Nello specifico, il decreto legge, permetterebbe di agire in deroga al testo unico degli enti locali (TUEL) sull’approvazione del disavanzo e il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e al tempo stesso consente di poter rimodulare il Piano inserendo quanto non previsto e nel frattempo sopraggiunto. Proprio su questi ultimi punti la Corte dei conti nei confronti di Catania aveva sollevato delle osservazioni e, non essendoci ancora una norma specifica, aveva escluso la possibilità di una rimodulazione.
Il nuovo decreto legge, poi, consentirebbe anche di superare una scadenza importante: il parere della Sezione di controllo della Corte dei conti che sarebbe arrivato allo scadere dei 30 giorni dall’audizione dei rappresentanti a Palermo avvenuta lo scorso 31 maggio.
A Palazzo degli Elefanti sarà, dunque, un estate di duro lavoro, perché dovrà essere rifinita la scrittura del nuovo piano (a cui si stava già lavorando) che, poi, passerà al vaglio della giunta e del consiglio comunale.
“Per il momento, in attesa di leggere il testo del Decreto Legge sulla Gazzetta ufficiale, possiamo dire che ci sono soltanto due certezze: che il termine per riformulare il Piano di riequilibrio finanziario è stato prorogato dal 30 giugno al 30 settembre, e che sulle modalità di riformulazione del Piano avremo un definitivo chiarimento”, ha detto l’assessore al Bilancio del Comune di Catania Giuseppe Girlando
“Nella seduta del 31 maggio – ha ricordato Girlando – nell’ambito del controllo semestrale del Piano di riequilibrio varato nel 2013 dal Comune di Catania, dalla Corte dei conti ci era stata segnalata, legittimamente, un’interpretazione restrittiva della legge di Stabilità sulla modifica del Piano: quella di non consentire interventi sulle previsioni sbagliate, riguardanti i tagli ai Comuni da parte di Stato e Regione e l’emersione di debiti fuori bilancio e passività potenziali. Noi sostenevamo invece che la volontà del legislatore fosse quella di consentire modifiche più ampie e avevamo sollecitato un intervento che chiarisse l’interpretazione della norma”.
“Attendiamo dunque adesso – ha concluso Girlando – di leggere il testo del Decreto Legge che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale”.
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