“E’ incredibile che i reparti Covid degli ospedali siciliani, che sono inaccessibili anche ai parenti dei ricoverati, a quanto pare, stanno diventando sempre più il regno di ladri senza scrupoli“. Lo afferma, in una nota, il Codacons Sicilia, “dopo aver ricevuto diverse segnalazioni”, lanciando “l’allarme in modo particolare nei nosocomi di Catania e Palermo”.
Secondo l’associazione di consumatori ci sarebbe chi “approfittando del precario stato di salute dei pazienti, che sono spesso impediti dalla maschera dell’ossigeno fissa sul viso per via delle difficoltà respiratorie causate dalle complicanze del covid, con la scusa della sanificazione degli oggetti ne approfittano per trafugare fedi, cellulari e preziosi di ogni genere posseduti dai pazienti”.
“Di recente – afferma Carmelo Sardella, dirigente dell’ufficio legale Codacons Sicilia – abbiamo interessato la direzione dell’ospedale Garibaldi-Centro di Catania per la scomparsa di un cellulare di valore all’interno di un reparto Covid, ma l’Azienda ospedaliera dopo aver comunicato ai familiari del paziente l’avvenuta distruzione, fa orecchie da mercante. I reparti Covid non possono diventare il regno di nessuno. Non possiamo tollerare che ai pazienti sia inflitta l’ulteriore sofferenza di vedersi derubati in una struttura che dovrebbe tutelarli”.
Il Codacons, conclude la nota, chiede che “le Aziende Ospedaliere e le forze dell’ordine adottino tutte le precauzioni possibili al fine di arginare il vergognoso fenomeno dello sciacallaggio sui pazienti covid e comunica di aver attivato una task force di legali per fornire assistenza alle vittime”.
Già nel mese di marzo dello scorso anno, a inizio pandemia, i medici dell’ospedale Policlinico di Palermo avevano denunciato, con grande tristezza e rabbia, un furto negli spogliatoi, circostanza sulla quale hanno indagato i carabinieri.
I ladri avevano portato via soldi, portafogli ed altri effetti personali.
Un gesto orribile in un momento in cui i medici e gli infermieri erano, come sono tutt’ora, impegnati in prima linea nella lotta al Covid19.