La situazione occupazionale di Catania e le strade per cercare di uscire dalla crisi che da troppo tempo attanaglia Catania. Si è parlato di questo nel confronto fra il sindaco Enzo Bianco e i vertici dei maggiori sindacati cittadini: i segretari generali di Cgil Giacomo Rota, Cisl Maurizio Attanasio, Uil Fortunato Parisi e Ugl Giovanni Musumeci.
E’ stata anche l’occasione per discutere delle difficoltà di Pubbliservizi, la partecipata della Città Metropolitana in cui sono a rischio 400 posti di lavoro e che ad oggi è senza guida dopo le dimissioni di Salvatore Muscarà. Durante l’incontro si è stabilito che verranno affrontate singolarmente le questione relative a tutte le aziende partecipate del Comune di Catania.
Lo stesso avverrà sul tema della Sanità replicando l’incontro che sindaco e sindacati ebbero con l’assessore regionale Gucciardi e sulle questioni riguardanti la Città Metropolitana con la riorganizzazione dei servizi e del personale.
Ma il focus principale ha riguardato il Patto per Catania per il quale si è concordata la creazione di una cabina di regia che verifichi periodicamente la sua attuazione.
“Per progettare il futuro di Catania – ha detto Bianco – Amministrazione, sindacati e mondo produttivo devono agire in sinergia, lavorare insieme per definire un quadro dettagliato dello sviluppo sostenibile di una città che punta a un futuro migliore per i propri abitanti”.
Rota, Attanasio, Parisi e Musumeci hanno dal canto loro ribadito la necessità “di incontri sistematici per un confronto concreto di idee e proposte e per un costante monitoraggio dei progetti promessi e di quelli avviati”.
“Il Patto per Catania – hanno dichiarato – ma anche gli altri strumenti di sostegno allo sviluppo costituiscono, specie nella nostra realtà, opportunità irripetibili e irrinunciabili per assicurare risposte al disagio sociale e alla fame di lavoro. Per rilanciare la produttività riteniamo fondamentali gli investimenti infrastrutturali, da realizzare presto e bene. Sono occasioni che non possiamo permetterci di sciupare”.
I sindacati chiedono anche di fare fronte unico perché la Regione assicuri risposte adeguate alle richieste della città e dell’intera area metropolitana, anche per il rilancio della Zona industriale.
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