E’ di tre giovani denunciati e il danneggiamento di un autobus il bilancio degli scontri del pre-partita tra Paternò e Modica, gara valevole per il campionato di calcio di Eccellenza. I carabinieri sono riusciti ad intercettare tre giovani malintenzionati che probabilmente stavano organizzando una spedizione violenta contro la squadra ospite ragusana. Intercettati con moto con targhe nascoste, bastoni e passamontagna. I carabinieri della compagnia di Paternò hanno denunciato i tre tifosi paternesi, di età compresa tra i 17 e i 20 anni. Sono accusati di porto di armi od oggetti atti ad offendere, resistenza ed occultamento della targa dei propri motoveicoli.

Vigilia già “calda”

L’incontro di calcio si prospettava già a rischio per via del gemellaggio della tifoseria organizzata paternese con la tifoseria ragusana, notoriamente rivale di quella modicana. E purtroppo le previsioni si sono rivelate veritiere dal momento che già nel primo pomeriggio, durante l’arrivo del pullman della squadra ospite, alcuni tifosi paternesi avevano lanciato alcuni sassi. Oggetti che hanno colpito e distrutto due finestrini del pullman della squadra ospite. Solo per una fortuita coincidenza, la sassaiola non ha causato feriti.

I motorini con la targa nascosta

I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Paternò sono stati impiegati nelle operazioni di “bonifica” del tragitto che ha fatto il pullman. Nel corso di questa attività hanno intercettato in via Arti e mestieri tre scooter con la targa nascosta con a bordo tre giovani che, alla vista dei carabinieri, si sono dati alla fuga. Dopo un breve inseguimento, i militari hanno bloccato i tre mezzi e hanno perquisito i giovani a bordo. Nelle loro tasche trovate dei passamontagna e dei bastoni che, molto probabilmente, volevano adoperare contro la tifoseria ospite.

I provvedimenti

A seguito dei controlli, sono scattate denunce e anche sanzioni per le violazioni al codice della strada, per oltre 2.500 euro. Tutti e tre i ragazzi a bordo degli scooter erano senza casco, e uno di loro era anche privo di patente poiché mai conseguita e sprovvisto della carta di circolazione del mezzo.

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