Una famiglia catanese sarà risarcita per i danni causati da alcuni medici in servizio all’ospedale Cannizzaro di Catania. La decisione della Quinta sezione del Tribunale civile di Catania prevede un risarcimento da un milione e 700 mila euro dopo la condanna dell’azienda ospedaliera.
I danni sono stati causati “dalla condotta colposa tenuta dai sanitari nella gestione del travaglio e del parto” che nel 2013 ha causato una tetraparesi e un grave deficit psicomotorio alla neonata”.
Secondo quanto emerso dalla consulenza tecnica d’ufficio disposta dal giudice “la causa dell’accaduto sarebbe legata all’asfissia che ha colpito la neonata durante il travaglio, a cui e’ conseguita l’aspirazione di meconio e, di riflesso, la sepsi e la tetraparesi”.
Anche perche’ – secondo la perizia – il parto cesareo (avvenuto nel 2013) sarebbe stato praticato con notevole ritardo.
Il Tribunale etneo ha riconosciuto il danno biologico al 100% riportato dalla bambina e quello morale ed esistenziale subito dai suoi genitori.
I legali dell’ospedale Cannizzaro avevano chiesto il rigetto della domanda sostenendo che “la patologia insorta” fosse “causata da una grave infezione neonatale” non imputabile all’Azienda.
La bambina, precisano dallo studio legale dell’avvocato Dario Seminara che col collega Giuseppe Maresca ha assistito la famiglia, è nata nel luglio del 2011.
“La sentenza – rivela il legale – è passata in giudicato e l’azienda e l’assicurazione hanno assicurato il pagamento del risarcimento in tempi rapidi e i miei assistiti per questo hanno rinunciato alla rivalutazione e agli interessi maturati, e la somma finale scende a 1,5 milioni di euro“. La famiglia non aveva avviato alcuna azione penale nei confronti dei medici, scegliendo di adire la via del processo civile.
Il Tribunale ha anche disposto un risarcimento di 20mila euro anche al figlio minorenne della coppia, nato dopo la sorella malata, che quindi ha “trovato due genitori che non potranno avere per lui la stessa disponibilità e serenità che altrimenti avrebbero avuto”.
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