No alla sospensione dai pubblici uffici per Luca Sammartino, l’ormai ex vice presidente leghista della Regione che proprio in virtù di quella sospensione si è dovuto dimettere dall’incarico. La Corte di Cassazione ha annullato il provvedimento di sospensione che era stato emanato dal Tribunale su richiesta della Procura e confermato in appello. Sammartino è coinvolto nell’inchiesta “Pandora” nell’ambito della quale è accusato di corruzione. Una accusa che ha sempre respinto.
Il ricorso, presentato ad agosto dall’avvocato Carmelo Peluso, contestava la decisione del Tribunale della Libertà che, il 16 luglio, aveva confermato la sospensione di un anno disposta dal GIP.
La Cassazione ha disposto una nuova analisi dei fatti e rinviato il caso a una diversa sezione del Tribunale del Riesame di Catania, che dovrà nuovamente valutare la posizione di Sammartino. L’ex vicepresidente della Regione, nel frattempo è stato rinviato a giudizio e il processo inizierà a marzo.L’inchiesta Pandora vede coinvolti 27 imputati accusati a vario titolo di corruzione, voto di scambio politico-mafioso e concorso esterno in associazione mafiosa. Sammartino, in base alle accuse, deve rispondere di due episodi di corruzione.
Al centro dell’inchiesta ci sono le ombre mafiose sul comune di Tremestieri Etneo e le elezioni amministrative del 2015, vinte dall’ex sindaco Santi Rando, tuttora detenuto con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso. Stando alle indagini, Rando avrebbe stretto un patto con il clan Santapaola-Ercolano per ottenere sostegno alle elezioni. Tra il Comune e la cosca mafiosa, secondo l’accusa, faceva da tramite Pietro Alfio Cosentino, cognato del boss Vito Romeo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
L’inchiesta è partita dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui Salvatore Bonanno e Silvio Corra. Oltre ai reati di stampo mafioso, nella richiesta di rinvio a giudizio compaiono diversi casi di corruzione, ammessi da uno degli imputati durante un interrogatorio.
I coinvolti sono: Antonio Battiato, Salvatore Bonanno, Filippo Ceraulo, Giuseppe Coppola, Pietro Alfio Cosentino, Giuseppe Maria Salvatore Crimi, Alberto Crisafulli, Domenico Cucinotta, Antonio Cunsolo, Paolo Di Loreto, Giuseppe Ferlito, Antonio Finocchiaro, Alfio Alessio Giuffrida, Salvatore Guglielmino, Paolo Lo Turco, Giuseppe Monaco, Giovanni Naccarato, Michele Platania, Santi Rando, Vito Romeo, Luca Sammartino, Francesco Santapaola, Filippo Sapienza, Francesco Scrofani, Ferdinando Smecca, Mario Stanganelli, Orazio Torrisi.
Il tribunale per il riesame di Catania aveva rigettato l’appello presentato dai legali di Luca Sammartino contro la sua sospensione da incarichi pubblici disposti dal Gip nell’ambito dell’inchiesta Pandora su indagini dei carabinieri. Sammartino, si è dimesso sia da vice governatore che da assessore regionale all’Agricoltura dopo la notifica del provvedimento.