Fallisce il primo match ball ma l’Ortigia, nonostante la sconfitta, dimostra di essere competitiva. Il Savona vince per 13 a 12 al termine di una bella partita, giocata colpo su colpo con gli avanti di entrambe le squadre pronti a sfruttare ogni minima sbavatura delle difese avversarie.
I biancoverdi mostrano da subito determinazione e concentrazione. Tra i liguri quello maggiormente reattivo sembra Ravina ma capitan Giacoppo, con una doppietta, e Camilleri chiudono in vantaggio il primo parziale.
Il secondo tempo sembra partire bene per i siciliani che con Danilovic vanno sul +2. Poi il blackout che peserà, in parte, sulla partita. Gli uomini di Angelini, punti nell’orgoglio, iniziano a macinare gioco e con un parziale di 5 a 0 ribaltano il risultato.
Giacoppo e compagni, dopo aver parzialmente subito il colpo, si affidano ad una controfuga di Di Luciano per accorciare le distanze e, nel terzo parziale, restano in scia dei padroni di casa.
Tutto sembra complicarsi quando, ad inizio del quarto tempo, Savona segna e allunga ancora. Ma i biancoverdi dimostrano tutta la loro voglia e, con tre gol in sequenza, raggiungono il pareggio davanti ad un incredulo pubblico di casa. Un pareggio ampiamente meritato che viene, però, rotto a poco meno di un minuto dalla sirena finale. Milakovic finalizza la superiorità e consente ai biancorossi di portare a casa i 3 punti.
Gino Leone (all. Ortigia): “Abbiamo giocato alla pari contro un forte Savona. C’abbiamo creduto fino alla fine. Ragazzi veramente grandi e li ringrazio perché non si sono risparmiati fino all’ultimo secondo. Abbiamo rinviato il match ball. È stata una partita giocata bene in avanti con un attacco che ha cercato e finalizzato occasioni su occasioni. Anche la percentuale in superiorità è positiva. Forse non siamo stati impeccabili in difesa come, invece, negli ultimi mesi. Resta comunque una grande prestazione in una piscina ostica e contro una squadra bene attrezzata. Ora obiettivo Bogliasco. Questa Ortigia c’è. Siamo già pronti”.
SERIE A2. Il sette guidato dal tecnico Giuseppe Dato aveva il proprio destino tra le mani. Vincere a Frosinone significava essere matematicamente tra le prime quattro per cavalcare il sogno di un possibile ritorno nella massima serie. La vittoria è arrivata, non senza qualche difficoltà nei primi due quarti. Infatti, la squadra di casa ha subito allungato sul 2-0, prima di subire un parziale di quattro reti che ha permesso agli etnei di chiudere sul 4-2 il primo parziale. Frosinone, approfittando di qualche errore in fase difensiva della Nuoto Catania, si è riportata sul 5-5 prima della pausa lunga, salvo subire un parziale di 8-1, con il capitano Kacar sugli scudi, che ha chiuso l’incontro. Inutili le ultime tre reti dei ciociari per il 13-9 finale.
Oltre i tre punti, era necessaria una prestazione di alto livello per preparare al meglio il finale di stagione. Soddisfatto il tecnico etneo, sebbene non siano mancate delle imprecisioni: “Eccetto i primi due quarti abbiamo controllato la gara senza patemi. Abbiamo sbagliato tanto in difesa, lo sanno anche i ragazzi, e potevamo essere più concreti nelle conclusioni offensive. Errori che quando arriveranno i play-off, dove gli scarti sono minimi, non potremo commettere. L’obiettivo minimo stagionale è stato raggiunto, sebbene adesso si punti al miglior piazzamento possibile: Ero convinto di questo risultato – spiega Dato – quest’anno non abbiamo più commesso alcuni errori del passato. Però rimaniamo concentrati per difendere questo secondo posto che sarebbe già un successo, viste le premesse di inizio stagione”.
I Muri Antichi vincono il derby contro il Telimar (non accadeva in trasferta dal 2009), sorpassano proprio gli stessi “cugini” conquistando il settimo posto e inanellano la quarta vittoria consecutiva. Per ultimo e non meno importante, i ragazzi di Puliafito raggiungono quota 28 punti in classifica, due punti in più dello scorso anno e con ancora due partite da disputare. Da segnalare ancora una volta un Mulcahy versione fenomeno grazie ai suoi 8 gol realizzati.
Nel primo parziale i padroni di casa partono con il piede giusto grazie a Lisica, che realizza una tripletta nei primi minuti per il momentaneo 3 a 0 in favore dei locali. I ragazzi di Puliafito però iniziano a carburare e accorciano le distanze grazie alle realizzazioni di Indelicato e Muscuso. Nel secondo parziale dopo il 3-3 dei primi 8’ si scatena il solito Mulcahy che porta i suoi sul 7-3. Lisica tiene a galla i suoi sul finale di secondo parziale con il suo quarto gol personale, su rigore, per il 5-8. Ad inizio terzo parziale ci pensa Vinci a portare i Muri Antichi sul 5-9 ma il Telimar prova il tutto per tutto per rientrare in partita grazie ai gol di Fabiano e Di Patti con l’uomo in più e Presenti, con il Telimar che rientra prepotentemente in partita (8-9). La Famila però ha un Mulcahy in più, unico realizzatore nel quarto e ultimo parziale con altri tre gol (di cui due su rigore e uno in superiorità numerica) che permettono alla Famila di portarsi sul definitivo 9-12 che consegna tre punti più che convincenti ai ragazzi di Puliafito.
“Felicissimi per questa vittoria – dichiara Luigi Spinnicchia – che ci permette di superare i nostri cugini nella più sana delle competizioni e questo ci riempie d’orgoglio. Stiamo dando un colore molto acceso al nostro campionato. Grande prova di Mulcahy, siamo di fronte ad un fenomeno che abbiamo avuto la fortuna di avere in squadra con noi e siamo sicuri avrà una grande carriera. È stato bellissimo vedere il pubblico applaudirlo a fine gara, grande esempio di sportività”.
“Non eravamo partiti benissimo – questa l’analisi del tecnico Giovanni Puliafito – abbiamo speso tante energia ma i ragazzi hanno sempre voglia di giocare e dimostrano di crescere sempre di più. Tutta la squadra ha lavorato bene, Mulcahy poi riesce a finalizzare la gran mole di gioco che produciamo. Grande merito va a mister Mauro Maugeri che ne ha scoperto le potenzialità”.