Uno è stato vandalizzato un anno fa e non è più stato aperto, per l’altro basterebbero pochi lavori per renderlo sicuro e fruibile. Invece no. A San Giovanni Galermo, popoloso quartiere di Catania, lo sport è negato.
Protagonisti, anzi vittime di questa vicenda sono il palazzetto dello sport, il PalaGalermo e il campetto di calcio a 5 di Via Macello. Inagibili e inutilizzabili. Storie diverse, ma che portano tutte allo stesso punto. Palazzetto chiuso, campetto chiuso.
Il Palagalermo era diventato il punto di riferimento del basket catanese, ospitava partite importanti ed era diventato la casa della Rainbow Catania Basket, formazione femminile del presidente Fabio Ferlito. Dopo la vandalizzazione, l’amministrazione aveva garantito una rapida riapertura, ma non si è visto niente e il palazzetto è stato ancora danneggiato, aumentando i costi di ripristino.
A ridare vita al campetto di via Macello, realizzato oltre dieci anni fa, basterebbero pochi euro. “Dovrebbe essere affidato alle associazioni sportive – spiega Giuseppe Zingale, vice presidente della IV circoscrizione – e a tutti quegli enti che operano nel sociale e che non hanno un luogo adatto dove svolgere attività all’aria aperta. Il rischio è che, senza una programmazione reale, l’impianto possa finire nel mirino dei ladri e dei vandali trasformandosi nell’ennesima occasione persa per Catania”.
“L’impianto resta chiuso – racconta il consigliere Santo Arena con tanto di lucchetto al cancello e, visto che non è garantita la manutenzione ordinaria, dalla pavimentazione spuntano fuori le sterpaglie. Nel frattempo i ragazzi di San Giovanni Galermo sono costretti a dare quattro calci ad un pallone in strada perché non hanno altro posto dove andare”.
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