“La notizia dell’ennesima morte di un operaio di sessantuno anni sul posto di lavoro a Paternò ci sconvolge profondamente e nell’ esprimere la nostra vicinanza alla famiglia della vittima, chiediamo che si intervenga immediatamente per evitare questa mattanza senza fine che fa registrare la media di un morto ogni tre giorni”. Lo hanno detto, in una nota congiunta, il segretario reggente della Filca Cisl di Catania, Giuseppe Famiano, e il responsabile Filca Cisl di Paternò Rosario Di Mauro, commentando l’incidente mortale sul lavoro, in via Erbe Bianche a Paternò, dove è stato vittima un uomo di 61 anni che è caduto dal primo piano di un’abitazione dove si stavano eseguendo dei lavori di manutenzione edile.
“Occorre – proseguono – fermare queste ‘stragi del dovere’, dove padri di famiglia, e operai di oltre sessanta anni devono continuare a lavorare nei cantieri. È assolutamente inconcepibile che un lavoratore edile dopo i sessanta anni venga ancora impiegato in un settore come quello edile che richiede prontezza di riflessi e forze necessarie per affrontare le difficoltà tipiche di questo lavoro”.
La nota del sindacato prosegue: “Chiediamo con forza che vengano intensificati e potenziati i controlli degli organi ispettivi per arrestare questo drammatico bollettino da guerra. Auspichiamo inoltre che venga istituito in prefettura un tavolo tecnico sugli infortuni sul lavoro al fine di redigere un Protocollo d’intesa con tutti gli organi ispettivi per la vigilanza e sicurezza sui luoghi di lavoro nel settore edile”.
“Ci auguriamo – aggiunge il segretario regionale della Filca Cisl, Paolo D’Anca – che la sicurezza sul lavoro diventi oggi la priorità dell’agenda politica e venga inserito nel programma di tutti i candidati alle prossime elezioni regionali perché il diritto alla vita e la tutela di tanti padri di famiglia che escono da casa per portare un pezzo di pane ai propri figli non può avere colore politico ed è una battaglia che va combattuta tutti insieme”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il segretario generale della Cisl di Catania Maurizio Attanasio, che precisa:” La sicurezza sul lavoro sconta la mancanza di controllo serrati per la carenza nell’Ispettorato del lavoro, che ha solo due unità per i cantieri delle costruzioni e che anche con l’apporto del nucleo investigativo dei Carabinieri non riesce a soddisfare le necessità. E risente anche di un forte deficit culturale da recuperare, e per questo continuano a chiedere a tutti gli organi competenti che la sicurezza diventi tema cruciale da affrontare fin dai primi livelli di istruzione scolastica”.