Saranno celebrati domani sabato 20 agosto, alle 17, nella chiesa di Santa Maria della Stella di Militello in val di Catania, i funerali di Nicolò Caruso, 60 anni, l’operaio specializzato dell’azienda Sirti Energia, rimasto folgorato l’11 agosto mentre eseguiva un intervento di riparazione su una linea di media tensione a Caltagirone.
Una cerimonia che si annuncia partecipatissima, la tragedia ha scosso tutta la comunità, e saranno in tantissimi a voler dare l’ultimo saluto all’ennesima vittima sul lavoro e stringersi attorno ai suoi cari affranti, la moglie, i due figli, i tre fratelli e la sorella. La procura di Caltagirone ha aperto un procedimento penale iscrivendo nel registro degli indagati i vertici del colosso E-Distribuzione e due residenti nella contrada dove è stato eseguito l’intervento.
Una cerimonia che si annuncia partecipatissima, la tragedia ha scosso tutta la comunità, e saranno in tantissimi a voler dare l’ultimo saluto all’ennesima vittima sul lavoro e stringersi attorno ai suoi cari affranti, la moglie, i due figli, i tre fratelli e la sorella, i quali per ottenere verità e giustizia si sono affidati a Studio3A. Né mancheranno i rappresentanti dei sindacati di categoria che, subito dopo l’infortunio, avevano assunto una presa di posizione forte e unitaria parlando di “morte assurda che poteva e doveva essere evitata”.
Caruso, dipendente da oltre quattro anni della Sirti Energia Spa, ma con alle spalle almeno trent’anni di esperienza maturata nel riparare e manutentare linee elettriche, dunque un operaio altamente specializzato ed esperto, la sera dell’11 agosto, dopo il suo turno di lavoro, come al suo solito aveva risposto presente all’azienda che gli aveva chiesto, nell’ambito del servizio di reperibilità, di intervenire su un palo della corrente di media tensione che, a causa del maltempo, stava determinando un disservizio a una fascia di utenti calatini.
Il tecnico ha osservato tutte le procedure ed era fornito dei dispositivi di protezione individuale richiesti per queste delicate operazioni di manutenzione straordinaria. Ad essergli fatale, però, è stata una circostanza (decisiva) che Caruso non poteva aver messo in conto, e cioè che sul traliccio passasse corrente: l’operaio non sarebbe mai e poi mai intervenuto sapendo che la linea era in esercizio, ad è ovviamente questa la principale risposta che dovrà fornire l’inchiesta dell’autorità giudiziaria, perché l’elettrodotto fosse alimentato.
Il resto purtroppo è noto: l’operaio ha ricevuto una potente scarica elettrica ed è deceduto sotto gli occhi sconvolti di un collega, che ha subito dato l’allarme richiamando sul posto pattuglie dei carabinieri e della polizia, vigili del fuoco e soprattutto soccorritori, i quali però non hanno potuto fare altro che constata-re la morte dell’operaio, la cui salma è stata quindi ricomposta nell’obitorio di Caltagirone.
La Procura di Caltagirone, tramite il Pubblico Ministero Natalia Carrozzo, ha aperto un procedimento penale iscrivendo nel registro degli indagati i vertici del colosso E-Distribuzione (già Enel Distribuzione) a livello nazionale e provinciale: Francesca Romana Napolitano, 50 anni, e Vincenzo Ranieri, 47, domiciliati per la carica a Roma, in qualità, rispettivamente, di presidente del consiglio di amministrazione e di amministratore Delegato della società, nonché Andrea Moglia, 57 anni, responsabile dell’Unità Territoriale di Catania. Il magistrato ha inoltre inviato l’informazione di garanzia ad altre tre persone, per un totale di sei indagati: S. S., 55 anni, S. M., 59, e V. A., 58, tutti e tre di Calta-girone, gli ultimi due residenti in contrada Magazzinazzo dove si trovava il traliccio “maledetto” da cui Caruso è rimasto fulminato. Per tutti l’ipotesi di reato formulata è omicidio colposo.
La dottoressa Carrozzo ha disposto anche l’autopsia sulla salma della vittima che è stata eseguita giovedì 18 agosto, nella sala mortuaria del cimitero di Caltagirone, dal medico legale catanese dottor Giuseppe Ragazzi, e che ha confermato come il decesso dell’operaio sia stato dovuto a folgorazione.
Alle operazioni peritali ha partecipato anche il dottor Antonino Trunfio quale medico legale di parte messo a disposi-zione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tu-tela dei diritti dei cittadini a cui i congiunti dell’operaio, tramite il consulente legale Giuseppe Nocita, si sono affidati per essere assistiti, unitamente, per la parte panale, all’avvocato Valentina Consolazione Campi-sano del Foro di Catania. Inoltre è stato ammesso ad assistervi anche l’ingegnere Francesco Lo Faro, docente ed esperto in impianti elettrici a cui il Pm ha già affidato il compito di accertare dinamica, cause e responsabilità del tragico infortunio. Una volta ultimato l’esame, l’autorità giudiziaria ha dato il nulla osta alla sepoltura e così i familiari hanno potuto fissare per domani la data dei funerali del loro caro.