Veronica Panarello, la giovane madre accusata dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere del figlio Loris Stival, morto a novembre dello scorso anno a Santa Croce Camerina, torna in carcere a Catania dove sarà sottoposta alla perizia psichiatrica.
La donna, dopo il suo arresto, era stata inizialmente detenuta nel carcere catanese di Piazza Lanza, prima di essere trasferita nella struttura penitenziaria di Agrigento e poi nell’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese.
A richiedere la perizia psichiatrica nei confronti della sua assistita era stato il legale difensore Francesco Villardita.
Saranno i periti nominati dal gup di Ragusa, Andrea Reale, insieme ai consulenti tecnici di parte, a procedere al primo accesso per la perizia. I periti nominati dal giudice sono Eugenio Aguglia, professore ordinario di Psichiatria dell’Università di Catania e Roberto Catanesi ordinario di Psicopatologia forense dell’Universitaà di Bari.
La difesa ha nominato come consulenti di parte Giuseppe Sartori, neuropsicopatologo dell’Università di Padova e Pietro Pierini, psichiatra dell’Università di Pisa.
I consulenti di parte civile sono invece la psicologa Maria Costanzo e lo psichiatra Giuseppe Catalfo, nominati dall’avvocato Daniele Scrofani che rappresenta il padre di Loris e la nonna paterna.
Il nonno paterno del piccolo Loris, invece, ha nominato, tramite il suo avvocato, Francesco Biazzo, Silvio Ciappi, psicologo e criminologo forense di Siena.
Veronica rimarrà nel carcere etneo fino alla conclusione della perizia psichiatrica.
A inizio dicembre, il gup di Ragusa ha stabilito che la donna sarà giudicata con rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica.
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