Un vasto incendio é divampato in serata presso l’azienda “National Fond”, sullo Stradale Cardinale a Catania, non distante dall’aeroporto Fontanarossa di Catania.
Al lavoro tre squadre di Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Carania inviate dalla Sede Centrale, dal Distaccamento Sud e dal Distaccamento di Paternò, oltre a diverse autobotti di supporto.
L’incendio sta interessando materiale all’esterno del capannone della ditta che, grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, non è coinvolto dalle fiamme.
La presenza di sostanze plastiche ha fortemente alimentato una imponente colonna di fumo visibile da tutta la città.
Decine, come si vede nei tabelloni, i voli in arrivo e in partenza cancellati o dirottati.
Schifani: “L’aeroporto finalmente riapre”
Proprio oggi il presidente Schifani aveva dato l’annuncio che l’aeroporto tornava alla normalità. “Avevamo preso questo impegno con i siciliani e con tutti i turisti che in queste settimane visitano la nostra Isola: da oggi ritorna operativo il Terminal A dell’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania-Fontanarossa. L’ordinanza dell’Enac, adottata pochi istanti fa dopo le opportune verifiche e analisi e con le opportune prescrizioni per il personale, permette allo scalo di tornare immediatamente, già da questa sera, alle condizioni di normalità”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani dopo il via libera arrivato dall’Ente nazionale per l’aviazione civile.
“Si tratta di un risultato raggiunto grazie alla solidarietà istituzionale e allo spirito di collaborazione dimostrati da tutti gli enti coinvolti – prosegue il governatore – che hanno accolto il nostro appello per arrivare rapidamente a una soluzione. Voglio ringraziare chi in queste settimane si è speso senza sosta per raggiungere questo obiettivo, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che, ha seguito da vicino con spirito di servizio e concretezza ogni fase dell’emergenza, il personale dell’Enac e il suo presidente Pierluigi Di Palma per l’attenzione con cui hanno seguito tutta la vicenda e i vertici della Sac. Un ringraziamento particolare va anche al ministro della Difesa Guido Crosetto e all’Aeronautica militare che, con il suo supporto logistico, ha contribuito a mitigare i disagi per i viaggiatori. Il ritorno alla piena operatività dell’aeroporto rappresenta anche una garanzia per l’intero settore turistico siciliano che continueremo a sostenere in accordo con il governo nazionale che ha dimostrato grande attenzione nei momenti più difficili”.
I tanti disagi per i passeggeri
“Oggi ci siamo alzati alle 2 di notte per accogliere un gruppo di viaggiatori dirottato dal fallimento del sistema aeroportuale di Catania.Quello che sta accadendo con la gestione dei flussi turistici in arrivo ed in partenza da Catania, è un danno d’immagine che pagheremo per anni e che non riguarda solo il comparto turistico, ma la credibilità di un’intera regione”. La situazione al Fontanarossa, l’aeroporto di Catania in piena crisi dopo la chiusura parziale dovuta ad un incendio, che ha completamente messo in ginocchio non solo lo scalo, gestito dalla Sac, ma anche il trasporto in Sicilia, con turisti disperati. Nel vero senso della parola. La Regione ha annunciato che questa sera tornerà tutto alla normalità, ma quello che è successo rimane.
“Accertare le responsabilità”
“Le responsabilità penali le accertera’, forse, la magistratura ma quelle politiche e socio economiche le accertano le migliaia di operatori del turismo che dalla metà di luglio provano a surrogare un sistema turistico che ha fallito il proprio mandato e che non sembra scalfito dalla vergogna. In un paese normale, la governance responsabile di tanto sfacelo sarebbe spazzata via da un sussulto di dignità, al di là di ogni ragionevole dubbio”, si legge in un messaggio sui social
La giornata tipo dei turisti
“La mia é stata una due giorni tribolata, la peggiore esperienza di viaggio aereo andata-ritorno della mia vita – racconta un utente -.Ho speso ore sul Web e su facebook cercando di capire cosa potesse succedere al mio volo prima di andata su Catania e poi di rientro su Milano, sperando di non avere dirottamenti che mi avrebbero causato problemi enormi. Ho visto la situazione dell aeroporto di Fontanarossa, la massa di persone che hanno subito attese, caldo, ritardi, male gestioni, in modo assolutamente civile, cosa non scontata se si parla di un aeroporto internazionale a quasi un mese da un problema limitato in un terminal… Sono stato in ballo 24 ore, più o meno quasi come un viaggio in Polinesia… Una vergogna, bilanciata solo dalla disponibilità, umiltá, abnegazione, sorrisi di tutto il personale SAC, delle associazioni di volontariato, protezione civile, ecc… l ammirazione ed il ringraziamento verso queste persone”.
Il disagio sulle low cost
“Primo e ultimo volo Easyjet della mia vita! Volo dirottato da Catania a Comiso dalle 15h00 alle 23h25, poi ripristinato da Catania senza ragione visto che non partono voli su UK da Catania (solo perché UK fuori accordi UE e non sono attrezzati per controllo passaporti ex UE), per cui ti ritrovi a Comiso in mezzo al nulla senza servizi tuttavia mi avvisano troppo tardi per prendere volo da Comiso che continuava ad apparire con partenza 15h00, le navette insufficienti occupate dai locali abusivamente perche’ gratis, compagnie aeree assenti, call center inutili”, racconta un altro utente.
“Ho prenotato infine da me stessa volo per Milano Malpensa e per Londra Gatwick da Malpensa dopo aver passato ore a Catania sotto al sole a parlare ad un call center dove non sapevano neanche dove fosse Milano Malpensa a cui dovevo ripetere la storia dall’inizio e mi lasciavano in attesa per ore. Il tempo sprecato mi ha impedito di trovare posto sui voli per Londra per il giorno stesso per cui sto rientrando a Londra da Malpensa un giorno dopo. Pensate che mi avevano perfino messo sul volo per Gatwick delle 10h30 am del 4 agosto invece che 22h30 quindi ahimè parto solo stamani. Tutto ad opera del call center a cui avevo chiesto aiuto per cercare di prendere il volo delle 22h30 da Milano per Londra piuttosto che il giorno dopo. Per aggiungere sulle infrastrutture in Sicilia lo sapevate che da Siracusa a Catania aeroporto non ci sono stazioni di servizio, le strade sono piene di buche, piccoli tunnel dove a malapena ci passa una macchina. Perche’ il siciliano si rassegna allo status quo e vota politici collusi? Me lo spiegate perche’ per i siciliani questo e’ normale?”.
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