Torna a farsi vedere e sentire l’Etna con una nuova fase eruttiva caratterizzata da fontane di lava, esplosioni e l’emissione di una piccola colata.
Il braccio emerge dalla ‘bocca’ che si è formata sulla ‘sella’ che unisce il vecchio e il nuovo cratere di Sud-Est. I fenomeni sono al momento concentrati nella zona sommitale del vulcano attivo più alto d’Europa, e non costituiscono un pericolo né per le cose né per le persone. Una piccola colata si è incanalata tra Monte Frumento ed i crateri del 2002.
L’ampiezza del tremore interno ai condotti magmatici, secondo i rilievi dell’Ingv, è in continuo aumento, segnale che il sistema sta rilasciando un notevole grado di energia. L’aeroporto internazionale di Catania non è interessato dall’attività in corso ed è pienamente operativo: è stato emesso un avviso aereo (Vona) arancione che lascia aperti gli spazi aerei.
Situazione tranquilla anche per gli amanti dello sci. I tecnici della Star, la società che gestisce gli impianti di risalita di Piano Provenzana, hanno effettuato un sopralluogo e le piste non sono interessate dal fenomeno, nè dalla pioggia di cenere. Anzi, sull’Etna sono fioccati altri 15 centimetri di neve fresca che vanno ad aggiungersi alla base già esistente.