“Il PD è in calo verticale, De Luca è un bluff e Schifani non sarà votato da molti elettori di destra”. Questo è lo scenario ipotizzato dal candidato alla presidenza della Regione del M5S Nuccio Di Paola. Il deputato regionale uscente è intervenuto questo pomeriggio a Catania, per presentare gli esponenti pentastellati in corsa per uno scranno a Sala d’Ercole.
Una lista formata da ex sindaci, deputati e senatori uscenti, consiglieri ed ex consiglieri comunali, avvocati e professionisti. Mix che, secondo Di Paola è in grado di contrastare qualunque avversari. Fra questi anche gli ex alleati del PD, contro cui il candidato alla presidenza pentastellato si lancia in un attacco senza mezzi termini.
“Sono orgoglioso di loro – ha detto – Chi gira per le città e per i paesi racconta di una crescita costante del Movimento e di un PD inesistente. Il deserto di Villa Filippina alla presenza di Letta e Chinnici e Barbagallo del resto è più che eloquente“.
Una situazione che non riguarderebbe solo l’asse di centrosinistra, ma anche quello opposto. “Non c’è dubbio che siamo noi il voto utile per sbarrare la strada a Schifani, che non piace nemmeno a destra. I siciliani si stanno riconoscendo sempre più nel nostro programma e nella nostra agenda sociale, che non è certo quella Draghi”.
Di Paola ha anche parlato di alcuni punti forti del suo programma, tra questi quello che mira a togliere una volta per tutte il pallino della sanità alla politica. “Dobbiamo mettere la politica fuori dalla sanità – ha aggiunto – ma vogliamo farlo veramente, tagliando le 27 poltrone che consentono ai politici di coltivare i propri interessi, ridisegnando le Asp sulle esigenze del territorio e non sulla base delle influenze dei politici locali, cosa che determina una sperequazione di servizi e prestazioni offerte tra le varie aree geografiche”.
Attacchi al Partito Democratico su cui non tarda ad arrivare la replica dal gruppo Dem. E’ Anthony Barbagallo ad intervenire, rivolgendo un pesante attacco proprio alla compagine pentastellata. “Se ne faccia una ragione Nuccio Di Paola, secondo cui il PD è in picchiata. E ora, chi glielo dice ai grillini improvvisatisi novelli paladini della legalità che nel blitz antimafia di stanotte, contro i favoreggiatori di Matteo Messina Denaro, c’è anche un attivista dei 5 Stelle, di professione agente immobiliare e aspirante candidato non eletto al comune di Marsala, coinvolto in episodi estorsivi con soggetti della famiglia mafiosa di Marsala?”.
“E’ chiaro che quella di Conte e company – ha proseguito Barbagallo – è tutta fuffa, solo propaganda populista della peggiore specie. Chi di fango ferisce, di fango perisce”.