“Nei pressi di località Praiola, dove è ubicata la stazione Sias presente nel territorio del Comune di Riposto (Catania), la fase più intensa dell’evento estremo registrato ieri sulla fascia costiera del versante orientale dell’Etna è stata registrata tra le 09.55 e le 10.55 ora locale, quando l’intensità oraria ha raggiunto 112,8 millimetri di pioggia. L’intensità istantanea sulla base dei dati rilevati a intervallo di 5 minuti è arrivata a un valore massimo di 163,2 millimetri tra le 10.25 e le 10.30. Un breve nubifragio si è verificato anche nel pomeriggio tra le 17.50 e le 18.50, quando l’intensità ha raggiunto il valore di 32,6 millimetri. L’evento ha fatto registrare i suoi massimi valori di intensità della serie dal 2002 per tutte le durate considerate”. Lo dicono i tecnici del servizio informativo agrometeorologico siciliano su Riposto, uno dei comuni maggiormente colpito dal nubifragio che ieri si è abbattuto sul Catanese. “Il totale parziale del mese di novembre per la stazione è di 615 millimetri – aggiungono i tecnici – che anche se non definitivo costituisce già il record di accumulo mensile per il periodo che decorre dall’installazione, avvenuta nel 2002”.
Vigili del fuoco e volontari al lavoro senza sosta per rimuovere il fango
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile Siciliana, Salvo Cocina, effettuerà un sopralluogo nelle zone del Catanese maggiormente colpite dal nubifragio di ieri. Accompagnato dal Capo Servizio Regionale di Protezione Civile per la Provincia di Catania, Giuseppe La Rosa, da funzionari e referenti operativi, Cocina incontrerà i sindaci e le comunità di Giarre, Riposto, Mascali e Acireale per valutare la situazione e coordinare gli interventi necessari.
Verifica dei danni alla Timpa di Acireale in programma
La visita includerà la frana nella riserva naturale della Timpa di Acireale, dove si procederà a una valutazione dei danni e alla pianificazione degli interventi di ripristino. Successivamente, il sopralluogo si sposterà a Riposto, con incontri con il sindaco e ispezioni nelle aree più colpite, tra cui Torre Archirafi, il torrente Archi e Babbo, il lungomare Pantano e le strade danneggiate dall’alluvione. Infine, sarà ispezionata la frana di via San Giovanni a Nunziata.
Operazioni di soccorso a Torre Archirafi
A Torre Archirafi, frazione di Riposto duramente colpita dal nubifragio, proseguono senza sosta le operazioni di rimozione del fango e il drenaggio delle acque. 114 volontari della Protezione Civile, organizzati in 35 squadre provenienti dalle province di Ragusa, Siracusa, Enna, Messina e Catania, sono impegnati sul campo per liberare gli scantinati allagati, fornire supporto tecnico ai Vigili del Fuoco e assistere le famiglie colpite. Le squadre hanno lavorato incessantemente per tutta la notte per accelerare le operazioni di drenaggio e ripristinare le condizioni di sicurezza e normalità.
Sospensione delle attività didattiche ad Acireale
Ad Acireale, uno dei comuni più colpiti, il sindaco Roberto Barbagallo ha disposto la sospensione delle attività didattiche negli istituti secondari di secondo grado a seguito delle preoccupazioni espresse dai dirigenti scolastici per il mancato sopralluogo tecnico da parte della Città Metropolitana di Catania. I tecnici effettueranno verifiche strutturali per garantire la sicurezza degli edifici prima del rientro di studenti, docenti e personale scolastico. Le attività didattiche per i bambini, invece, riprenderanno regolarmente. Il sindaco Barbagallo ha espresso solidarietà ai cittadini dei comuni colpiti e ha ringraziato gli uffici comunali di Protezione civile, i volontari, i Vigili del Fuoco e tutti coloro che hanno contribuito alle operazioni di soccorso e ripristino. Ha inoltre sottolineato l’importanza di progettare e realizzare interventi sul territorio che tengano conto dell’invarianza idraulica e della salvaguardia ambientale. I tecnici comunali hanno già effettuato sopralluoghi negli edifici scolastici e continueranno le verifiche per valutare le criticità e programmare gli interventi futuri.
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