Ad Adrano

Non si arrende alla fine della relazione e perseguita la ex, il giudice lo manda ai domiciliari

Gli Agenti del Commissariato di Adrano (CT) hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con controllo da braccialetto elettronico, disposta dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di un 42enne.

La vicenda che ha condotto alla misura cautelare trae origine dalla denuncia sporta nei confronti dell’uomo dalla sua ex moglie per maltrattamenti e lesioni personali. La donna ha denunciato la difficile situazione familiare scaturita dalla interruzione della relazione tra i due costellata dalle continue ingiurie e minacce che il marito indirizzava nei suoi confronti.

Nel corso di un episodio, l’uomo aveva danneggiato il contatore dell’acqua e con un coltello a serramanico aveva danneggiato le porte di accesso all’abitazione della donna e, in un’altra circostanza, aveva procurato delle lesioni al padre della donna il quale era intervenuto per sedare un litigio tra i due ex coniugi. Per questo, l’uomo era stato sottoposto ad ammonimento del Questore ma, nonostante ciò, egli continuava a chiamare telefonicamente e a inviare messaggi alla moglie attraverso whatsapp. In un altro episodio, l’uomo è andato nella sua casa minacciandola con forti calci al portone d’ingresso. Grazie al coraggio della vittima che decideva di sporgere denuncia, gli investigatori hanno raccolto tutti gli elementi necessari per porre fine al dramma vissuto in questi mesi.

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Il giudice, ritenendo che le condotte dell’uomo avevano manifestato una personalità pericolosa e considerando l’evenienza di future condotte analoghe, tali da porre in pericolo l’incolumità della ex moglie, ha emesso nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari in un luogo diverso dall’abitazione familiare, con la prescrizione che sia sottoposto al controllo attraverso l’applicazione del cosiddetto “braccialetto elettronico”.

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