Continua il mese caldo che, al di là dell’aspetto puramente climatico, sta interessando il fronte dei trasporti nella città di Catania ed in particolare la grave crisi del servizio di trasporto pubblico locale dell’Amt e le vicende legate al futuro dell’aeroporto “Vincenzo Bellini”.
Tra problemi atavici e prospettive negate, pomo della discordia sono soprattutto le nomine del presidente (prorogato a seguito della scadenza, ma intenzionato a lasciare) e del direttore (dimissionario) dell’Azienda Metropolitana Trasporti, nonché dell’amministratore delegato della Società Aeroporto Catania prima nominato dai soci e poi destituito a seguito della recente verifica dei requisiti.
In una nota congiunta i segretari generali Giacomo Rota della Cgil e Fortunato Parisi della Uil, Giovanni Musumeci della Ugl ed il responsabile della Cisl Maurizio Attanasio, insieme a Alessandro Grasso di Filt Cgil, Mauro Torrisi di Fit Cisl, Franco Di Guardo di Uil trasporti e Mario Marino con Giuseppe Scannella rispettivamente di Ugl trasporti aereo ed autoferrotranvieri Giuseppe Scannella, rimarcano la necessità di fare in fretta perché sono “in ballo oltre 1.000 posti di lavoro”.
“Siamo pronti a collaborare – scrivono – per far sì che le istituzioni coinvolte nei processi decisionali, possano scegliere in maniera del tutto condivisa, per le rispettive cariche, personalità assolutamente al di fuori del contesto politico, le cui professionalità e competenze nel settore di appartenenza siano di respiro quantomeno nazionale”.
“Ci riferiamo- sottolineano i sindacalisti – prima di tutto alla nomina dell’amministratore delegato della Sac, riconoscendo già al presidente tutt’ora in carica un profilo di rilievo, ed a quelle del presidente e del direttore dell’Amt. Confidiamo che, sia il presidente Crocetta che il sindaco Bianco, ma anche tutti gli altri attori in gioco, saranno sensibili al nostro appello che interpreta anche il sentimento dei lavoratori che vedono sempre più incerto il loro domani, ma anche di moltissimi utenti che, ogni giorno, si sentono sempre più privati dei servizi fondamentali in un contesto come quello di Catania che ha sempre più bisogno di una mobilità all’avanguardia e sostenibile, e di una intermodalità all’altezza della sfida metropolitana.”