Nel bazar cinese di piazza Carlo Alberto, a Catania, c’era di tutto: farina, frutta secca, pasta fresca e non, insaccati e carni. Più di due tonnellate di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione e senza tracciabilità come previsto per legge.

I finanzieri del Comando provinciale hanno sequestrato i cibi all’interno del negozio gestito da una cittadina cinese che è stata denunciata e segnalato all’Asp di Catania le pessime condizioni igienicosanitarie in cui erano ridotti i locali e il magazzino utilizzato come deposito.

La merce era confezionata senza la denominazione dell’alimento, l’elenco degli ingredienti, il paese di origine e il termine minimo di conservazione o la data di scadenza. C’erano anche confezioni ‘improvvisate’.

Le indagini continuano e sono concentrate sulla complessiva posizione fiscale e sui canali di approvvigionamento della merce sequestrata.

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