Ogni suo concerto è un evento. E tale si annuncia il recital che Salvatore Accardo terrà al Teatro Bellini venerdì 17 novembre alle ore 20,30, nell’ambito della ricca stagione concertistica. Il grande violinista imbraccerà il suo prezioso Guarneri del Gesù “Hart” del 1730. Al pianoforte una sensibile virtuosa come Laura Manzini, per dare vita ad un programma che trascorrerà dal classicismo agli afflati protoromantici, fino all’Ottocento più maturo e agli albori del Secolo Breve, da Mozart a Schubert, da Saint-Saëns a Kreisler.
E intanto cresce l’attesa per una performance che già accende l’entusiasmo dei fan, tantissimi anche in Sicilia. Per il concerto catanese, Accardo ha scelto la Sonata in sol maggiore per violino e pianoforte KV 301 di Mozart, la Sonatina per pianoforte e violino in sol minore Op.137 III DK 408 di Schubert, cinque brevi pezzi di Fritz Kreisler (Liebesfreud, Liebesleid, Schön Rosmarin, Rondino su un tema di Beethoven, Tambourin Chinois) per concludere con una creazione seducente e celeberrima, Introduction et Rondò Capriccioso in la minore di Saint-Saëns.
Un programma impegnativo, come si conviene ad una leggenda vivente della musica, la cui stella brilla da decenni in forza del precoce talento. Salvatore Accardo ha esordito in pubblico a 13 anni eseguendo i Capricci di Paganini. A 15 ha vinto il Primo Premio al Concorso di Ginevra e due anni dopo è stato il primo vincitore assoluto, dall’epoca della sua istituzione, del Concorso Paganini di Genova. Il suo vastissimo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. E compositori quali Sciarrino, Donatoni, Piston, Piazzolla, Xenakis gli hanno dedicato loro opere. Suona regolarmente con le maggiori orchestre e i più importanti direttori, affiancando all’attività di solista quella di direttore d’orchestra.
La passione per la musica da camera e l’interesse per i giovani lo hanno portato nel 1992 alla creazione del Quartetto Accardo e nel 1986 all’istituzione dei corsi di perfezionamento per strumenti ad arco della Fondazione W. Stauffer di Cremona, istituita insieme a Bruno Giuranna, Rocco Filippini e Franco Petracchi. Ha inoltre fondato nel 1971 il Festival Le Settimane Musicali Internazionali di Napoli, in cui – primo esempio assoluto – il pubblico era ammesso alle prove, e il Festival di Cremona, interamente dedicato agli strumenti ad arco.
Alla fine del 1996 Accardo ha ridato vita all’Orchestra da Camera Italiana (OCI), formata dai migliori allievi ed ex allievi dei corsi di perfezionamento dell’Accademia W. Stauffer di Cremona. Nel 1987 ha debuttato con grande successo come direttore d’orchestra e successivamente ha diretto, fra l’altro, all’Opera di Roma, all’Opéra di Monte Carlo, all’Opéra di Lille, al Teatro di San Carlo a Napoli, al Festival Rossini di Pesaro, oltre a numerosi concerti sinfonici. E memorabili sono le incisioni discografiche.
Nel corso della sua prestigiosa carriera, Salvatore Accardo ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Abbiati della critica italiana per le sue eccezionali interpretazioni. Nel 1982 il Presidente della Repubblica Pertini lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica Italiana. Il Conservatorio di Pechino lo ha nominato Most Honorable Professor ed è stato insignito dell’ordine “Commandeur dans l’ordre du mérit culturel”, la più alta onorificenza del Principato di Monaco. Nel 2002 gli è stato conferito il prestigioso premio “Una vita per la Musica”. Lo scorso giugno il Kennedy Center di New York gli ha attribuito la “Gold Medal for the Arts 2017”. In occasione delle celebrazioni del Bicentenario Paganiniano si è esibito in tutto il mondo suonando i 24 Capricci con il “Cannone”, violino di Guarneri del Gesù appartenuto a Niccolò Paganini, di cui Accardo è l’interprete di riferimento.
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