Incidente mortale nel tardo pomeriggio di oggi sulla Strada Statale 385 Catania-Caltagirone al chilometro 41 in territorio di Mineo. A scontrarsi, un’auto ed un furgone. A perdere la vita è stato il conducente del furgone, un 56enne di Palagonia. Ci sono anche due feriti, estratti dalle lamiere dell’auto, grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Caltagirone, e trasportati in ospedale. Sul posto per i rilievi, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia.
Un agente penitenziario di 52 anni, Nicolò Fazzone, originario di Palermo, residente a Melilli, in servizio al carcere di Brucoli ma distaccato nel penitenziario di Siracusa, è morto in un incidente stradale stamane, intorno alle 6,30 sulla Maremonti, la strada che collega Siracusa con i Comuni della zona montana.
Secondo una prima ricostruzione, al vaglio degli agenti della Polizia municipale, la vittima era al volante della sua macchina, quando, per cause da accertare, ha perso il controllo del mezzo, che si è ribaltato su un terreno.
Sono stati alcuni passanti a chiedere l’intervento dei soccorsi, poco dopo sono arrivati i vigili del fuoco, per provare ad estrarre il corpo dalle lamiere dell’auto, ed il personale del 118, allo scopo di trasferire l’uomo in ospedale. Non c’è stato nulla da fare, il cuore del 52enne ha cessato di battere.
Per gli agenti di polizia si tratterebbe di un incidente autonomo, non ci sono elementi, al momento, per affermare che ci sono altri veicoli coinvolti. Restano da capire le cause per cui l’uomo ha sbandato, forse si era distratto oppure potrebbe avere avuto un malore. Secondo le informazioni fornite dalla Polizia municipale di Siracusa, il pm di turno ha disposto il sequestro della salma ma solo nelle prossime ore deciderà se disporre autopsia. In ogni caso, saranno sentite alcune persone, le stesse che hanno dato l’allarme per capire meglio la dinamica dell’incidente mortale sulla Maremonti.
“Un ragazzo stupendo, solare, amava la famiglia e viveva per i figli. Nel campo professionale aveva acquisito una grande esperienza era uno dei punti fermi. Con la sua scomparsa la polizia penitenziaria perde un validissimo elemento che mancherà tanto” spiega il dirigente nazionale del Sippe, Sebastiano Bongiovanni, che ha espresso il suo cordoglio e quello del suo sindacato sulla tragica scomparsa del 52nne.