Catania dá l’ultimo saluto all’avvocato Enzo Trantino, figura di spicco del foro catanese. Un corteo di avvocati in toga ha accompagnato il feretro dallo studio legale in viale XX Settembre fino al Palazzo di Giustizia in piazza Verga.
All’uscita della bara da Palazzo Musmeci, un lungo applauso ha rotto il silenzio. I penalisti della Camera Penale hanno reso omaggio al “maestro” con un corteo silenzioso fino alla scalinata del tribunale. Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, figlio dell’avvocato scomparso, ha seguito il carro funebre.
Ad accogliere il feretro in piazza Verga c’erano le massime autorità giudiziarie catanesi, tra cui Filippo Pennisi, presidente della Corte d’Appello, Francesco Mannino, presidente del Tribunale, e Giancarlo Cascino, presidente Anm Catania. Centinaia di persone si sono radunate per l’occasione, condividendo ricordi commossi.
Dopo la sosta al tribunale, la salma è stata trasportata in piazza Duomo per i funerali religiosi, celebrati in Cattedrale. Visibilmente commosso, il sindaco Trantino ha preso la parola fuori dal tribunale, ricordando il padre e altri illustri avvocati scomparsi, sottolineando il valore della toga come simbolo di passione e valori
Vincenzo “Enzo” Trantino, figura di spicco nel panorama politico e legale catanese, si è spento all’età di 90 anni. E’ il padre del sindaco di Catania. Nato a Licodia Eubea il 20 settembre 1934, Trantino ha lasciato un segno indelebile nella storia della provincia etnea. La sua carriera, iniziata nelle file monarchiche con il Partito Nazionale Monarchico e proseguita poi con il Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica (PDIUM), ha attraversato decenni di impegno politico e professionale.
L’adesione al Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale (MSI-DN) nel 1972, a seguito della confluenza del PDIUM, segnò l’inizio del suo lungo percorso parlamentare. Eletto deputato per la prima volta nella circoscrizione Catania-Messina-Siracusa-Ragusa-Enna, Trantino venne riconfermato in tutte le legislature successive, rappresentando Alleanza Nazionale (AN) a partire dal 1994. Durante gli anni ’90, ricoprì anche il prestigioso incarico di presidente della Giunta per le Elezioni della Camera.
Nel 2006, dopo una lunga e proficua carriera politica, Trantino decise di non ricandidarsi, scegliendo di tornare alla sua professione di avvocato penalista. Conosciuto come il “principe del Foro etneo”, la sua scomparsa ha suscitato profondo cordoglio in tutta la città di Catania e in particolare nell’ambiente legale, dove era stimato e rispettato.